Today the existing building is inadequate to contemporary needs and this raises to architecture the need to experiment with methods of intervention, implemented by new technologies but within its own universe of expressive tools and technical constructive. Teaching experience on a marginal neighborhood of the southern suburbs, taken as a typical example, is an opportunity to rework the model recurring basis - Maison Domino - as an open system.

Città reale e città digitale oggi rappresentano due microcosmi parralleli con i quali il progetto è chiamato a confrontarsi nella sua funzione genetica di produzione di forme dotate di significato e di relazioni con i luoghi con la possibilità di “dar forma visibile e significativa alla risoluzione di un problema” (Gregotti, 2000). L’esistente pone all’architettura la necessità di sperimentare modalità d’intervento, implementate dalle nuove tecnologie ma all’interno dei propri strumenti espressivi e del proprio universo costruttivo. Un’esperienza didattica su un quartiere marginale della periferia meridionale, preso come campione emblematico, è l’occasione per rielaborare il modello base ricorrente - Maison Domino - come un sistema aperto.

Multiple City and Smart City. OPEN-DOMINO in the marginal and interrupted areas of the south

TORNATORA M.
2015-01-01

Abstract

Today the existing building is inadequate to contemporary needs and this raises to architecture the need to experiment with methods of intervention, implemented by new technologies but within its own universe of expressive tools and technical constructive. Teaching experience on a marginal neighborhood of the southern suburbs, taken as a typical example, is an opportunity to rework the model recurring basis - Maison Domino - as an open system.
2015
Città reale e città digitale oggi rappresentano due microcosmi parralleli con i quali il progetto è chiamato a confrontarsi nella sua funzione genetica di produzione di forme dotate di significato e di relazioni con i luoghi con la possibilità di “dar forma visibile e significativa alla risoluzione di un problema” (Gregotti, 2000). L’esistente pone all’architettura la necessità di sperimentare modalità d’intervento, implementate dalle nuove tecnologie ma all’interno dei propri strumenti espressivi e del proprio universo costruttivo. Un’esperienza didattica su un quartiere marginale della periferia meridionale, preso come campione emblematico, è l’occasione per rielaborare il modello base ricorrente - Maison Domino - come un sistema aperto.
Marginal territories, existing, Maison Domino, smart city,
Territori marginali, esistente, Maison Domino, smart city,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/1021
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