Tra tutte le forme dello spazio commerciale quella della strada mercato e al tempo stesso la piu immutabile e la meno definita. La forma del mercato coincide con l’istituzione mercato, con le attivita dello scambio nella sua essenzialita: è il modo stesso dello scambio nello spazio e nel tempo a determinarne la forma. Forma e contenuto coincidono nel processo di conformazione del luogo. E’ l’architettura, anche spontanea, che si esprime nel suo dato ultimo e nel principio piu alto: la costruzione di una spazialita motivata e sorretta dall’esigenza di organizzazione e di significazione propria della vita degli uomini. Alle origini, ma anche nel presente, il mercato non ha una forma codificata, non corrisponde ad una tipologia, e un evento umano che prende forma dalle sue proprie ritualità. Nefta, città oasi della Tunisia, è l’ultimo avamposto dello Chott el Djerid, subito prima di Hezoua, insediamento al confine del territorio algerino. Si trova sulla pista che collega Gabes, città sul mare Mediterraneo, con i territori degli Chott Jerid e Fejaj. La città, nata ai margini del deserto di sale, ha manifestato la propria volonta di occupare in maniera stabile il territorio attraverso la costruzione di un’oasi. Ouled Chrif è il quartiere più antico della città. La sua architettura, bella ed affascinante, è allo stesso tempo frutto e testimone di un‘armoniosa alleanza, di un patto ancestrale, sancito tra l’uomo e la natura. La medina racconta la saggezza e l’operosità di un popolo capace di trasformare, in spazi equilibrati ed armonici, un territorio famoso per la propria inacessibilità. Place de la Liberté, il vero baricentro di Ouled Chrif, ha un aspetto imponente, se rapportata alla dimensione minuta del centro urbano. Essa è delimitata a sud da un albergo poi, procedendo in senso antiorario, presenta la Casa del Popolo ed il Municipio. Procedendo oltre, sui lati nord ed ovest della piazza, è possibile individuare due corpi di fabbrica molto simili, a un piano, preceduti da ampie arcate, finemente decorate con mattoni a “faccia vista”, che introducono ai portici, essenziali per l’ordinata distribuzione delle attività commerciali. Sotto i portici, sempre avanzando in senso antiorario, si nota la presenza di un bar e di un emporio immediatamente seguiti da una serie di negozi di generi alimentari. Questo lato della piazza è un crescendo di attività e mercanzie. Gli esercizi commerciali, preceduti dai banchi espositivi, vere e proprie strutture di fortuna, sui quali trionfano prodotti di ogni tipo, conducono lentamente ma inesorabilmente verso rue Chaffaï Cherif. Rue Chaffaï Cherif, la strada di mercato, procede per una cinquantina di metri, prima di incontrarne la perpendicolare. L’incrocio è sottolineato da un palazzo di rara bellezza, probabilmente l’episodio architettonico più interessante. Tutte le attività commerciali, direttamente collegate alla strada, presentano moduli abbastanza regolari con una dimensione variabile tra i due ed i tre metri di larghezza e circa quattro di profondità. Il primo dei due bracci, quello in direzione sud nord, presenta una planimetria più complessa.

Nefta: rue Chaffai Cherif

URSO, Agostino
2008-01-01

Abstract

Tra tutte le forme dello spazio commerciale quella della strada mercato e al tempo stesso la piu immutabile e la meno definita. La forma del mercato coincide con l’istituzione mercato, con le attivita dello scambio nella sua essenzialita: è il modo stesso dello scambio nello spazio e nel tempo a determinarne la forma. Forma e contenuto coincidono nel processo di conformazione del luogo. E’ l’architettura, anche spontanea, che si esprime nel suo dato ultimo e nel principio piu alto: la costruzione di una spazialita motivata e sorretta dall’esigenza di organizzazione e di significazione propria della vita degli uomini. Alle origini, ma anche nel presente, il mercato non ha una forma codificata, non corrisponde ad una tipologia, e un evento umano che prende forma dalle sue proprie ritualità. Nefta, città oasi della Tunisia, è l’ultimo avamposto dello Chott el Djerid, subito prima di Hezoua, insediamento al confine del territorio algerino. Si trova sulla pista che collega Gabes, città sul mare Mediterraneo, con i territori degli Chott Jerid e Fejaj. La città, nata ai margini del deserto di sale, ha manifestato la propria volonta di occupare in maniera stabile il territorio attraverso la costruzione di un’oasi. Ouled Chrif è il quartiere più antico della città. La sua architettura, bella ed affascinante, è allo stesso tempo frutto e testimone di un‘armoniosa alleanza, di un patto ancestrale, sancito tra l’uomo e la natura. La medina racconta la saggezza e l’operosità di un popolo capace di trasformare, in spazi equilibrati ed armonici, un territorio famoso per la propria inacessibilità. Place de la Liberté, il vero baricentro di Ouled Chrif, ha un aspetto imponente, se rapportata alla dimensione minuta del centro urbano. Essa è delimitata a sud da un albergo poi, procedendo in senso antiorario, presenta la Casa del Popolo ed il Municipio. Procedendo oltre, sui lati nord ed ovest della piazza, è possibile individuare due corpi di fabbrica molto simili, a un piano, preceduti da ampie arcate, finemente decorate con mattoni a “faccia vista”, che introducono ai portici, essenziali per l’ordinata distribuzione delle attività commerciali. Sotto i portici, sempre avanzando in senso antiorario, si nota la presenza di un bar e di un emporio immediatamente seguiti da una serie di negozi di generi alimentari. Questo lato della piazza è un crescendo di attività e mercanzie. Gli esercizi commerciali, preceduti dai banchi espositivi, vere e proprie strutture di fortuna, sui quali trionfano prodotti di ogni tipo, conducono lentamente ma inesorabilmente verso rue Chaffaï Cherif. Rue Chaffaï Cherif, la strada di mercato, procede per una cinquantina di metri, prima di incontrarne la perpendicolare. L’incrocio è sottolineato da un palazzo di rara bellezza, probabilmente l’episodio architettonico più interessante. Tutte le attività commerciali, direttamente collegate alla strada, presentano moduli abbastanza regolari con una dimensione variabile tra i due ed i tre metri di larghezza e circa quattro di profondità. Il primo dei due bracci, quello in direzione sud nord, presenta una planimetria più complessa.
2008
978-88-7890-905-2
Mercato; Mediterraneo; Rilievo; Rappresentazione; Modello; Render
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/10708
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