28th December 1908: Reggio Calabria, like Messina, was almost totally destroyed by an earthquake and ensuing tsunami. Yet, the huge disaster generated knowledge as rubble removal and earthworks for the reconstruction unveiled the layers of the ancient city. In fact, some fortuitous discoveries and a few archaeological digs of the foundation trenches brought to light significant, though poor, evidence. The identification of the Hellenistic urban walls as well as the discovery of some baths and remains of buildings along the coastline were very important. The excavations were made known by Paolo Orsi whose report was published in a Supplement of Notizie degli Scavi in 1922. The find of the public buildings unearthed in the area of the former Lido Station near the beach in the Eighties was also remarkable. The study of the relevant archival, iconographic, and photographic documents, allowed me to exactly localize the findings in the urban fabric, to assess their stratigraphic levels and sometimes to rectify uncrictically accepted data. It was evident that the seafront experienced a radical transformation from the Hellenistic phase, when it was engirded by imposing walls, to the Roman age when, on the contrary, it looked directly onto the sea and was lined with houses and baths featuring luxurious rooms for leisure and body care.

28 dicembre 1908: Reggio, con Messina e numerosi centri delle due sponde, venne quasi totalmente distrutta dal sisma e dal maremoto. L’immane disastro fu tuttavia occasione di conoscenza, perché gli sbancamenti delle macerie e gli sterri per la riedificazione dell’abitato misero in luce gli strati pertinenti la città antica. Si trattò per lo più di scoperte casuali e i pochi scavi “archeologici” si limitarono alle trincee di fondazione dei nuovi edifici. I risultati furono tuttavia significativi, anche se pochissime tracce ne rimangono in luce. Importantissima fu l’identificazione lungo il litorale delle mura urbiche di età ellenistica, il rinvenimento di alcuni impianti termali e di brandelli di edifici. Tali esplorazioni furono divulgate da Paolo Orsi con una relazione edita in un Supplemento di Notizie degli Scavi del 1922. A queste sono da aggiungere le strutture pubbliche scavate nell’area dell’ex stazione Lido, a poca distanza dalla rada, negli anni Ottanta dello scorso secolo. Lo studio di tutta la documentazione d’archivio e delle fonti iconografiche e fotografiche che li illustrano, purtroppo non numerose e esaurienti come si desidererebbe, mi ha consentito di realizzare l’esatta ubicazione delle scoperte nel tessuto urbano, di verificarne le quote e di rettificare talora i dati acriticamente accettati.

Reggio Calabria, l’immagine trasformata. Il fronte marittimo in età romana

MARTORANO, Francesca
2018-01-01

Abstract

28th December 1908: Reggio Calabria, like Messina, was almost totally destroyed by an earthquake and ensuing tsunami. Yet, the huge disaster generated knowledge as rubble removal and earthworks for the reconstruction unveiled the layers of the ancient city. In fact, some fortuitous discoveries and a few archaeological digs of the foundation trenches brought to light significant, though poor, evidence. The identification of the Hellenistic urban walls as well as the discovery of some baths and remains of buildings along the coastline were very important. The excavations were made known by Paolo Orsi whose report was published in a Supplement of Notizie degli Scavi in 1922. The find of the public buildings unearthed in the area of the former Lido Station near the beach in the Eighties was also remarkable. The study of the relevant archival, iconographic, and photographic documents, allowed me to exactly localize the findings in the urban fabric, to assess their stratigraphic levels and sometimes to rectify uncrictically accepted data. It was evident that the seafront experienced a radical transformation from the Hellenistic phase, when it was engirded by imposing walls, to the Roman age when, on the contrary, it looked directly onto the sea and was lined with houses and baths featuring luxurious rooms for leisure and body care.
2018
9788871409030
28 dicembre 1908: Reggio, con Messina e numerosi centri delle due sponde, venne quasi totalmente distrutta dal sisma e dal maremoto. L’immane disastro fu tuttavia occasione di conoscenza, perché gli sbancamenti delle macerie e gli sterri per la riedificazione dell’abitato misero in luce gli strati pertinenti la città antica. Si trattò per lo più di scoperte casuali e i pochi scavi “archeologici” si limitarono alle trincee di fondazione dei nuovi edifici. I risultati furono tuttavia significativi, anche se pochissime tracce ne rimangono in luce. Importantissima fu l’identificazione lungo il litorale delle mura urbiche di età ellenistica, il rinvenimento di alcuni impianti termali e di brandelli di edifici. Tali esplorazioni furono divulgate da Paolo Orsi con una relazione edita in un Supplemento di Notizie degli Scavi del 1922. A queste sono da aggiungere le strutture pubbliche scavate nell’area dell’ex stazione Lido, a poca distanza dalla rada, negli anni Ottanta dello scorso secolo. Lo studio di tutta la documentazione d’archivio e delle fonti iconografiche e fotografiche che li illustrano, purtroppo non numerose e esaurienti come si desidererebbe, mi ha consentito di realizzare l’esatta ubicazione delle scoperte nel tessuto urbano, di verificarne le quote e di rettificare talora i dati acriticamente accettati.
Reggio Calabria, Hellenistic walls, coastline, baths, Roman age
Reggio Calabria, mura ellenistiche, litorale, impianti termali, età romana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/12883
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