Earthquakes sometimes determine and continue to feed the phenomenon of abandonment with the irreversible destructive effects on territories and communities. An effect which a large area of Calabria suffered, devastated by an earthquake in 1783. This essay, through the reading of archival documentation produced by the “Cassa Sacra”, an institution appointed by the Bourbon government for reconstruction, investigates a theme which is often left in darkness.The reading of these documents tried to capture the feelings and doubts that animated the communities in the aftermath of the earthquake, between the lines of official documentation. In some cases, these communities were resigned to abandoning their destroyed villages, in others, however, they were induced to move to new built-up areas. The exoduses were not always spontaneous, and were sometimes strenuously opposed, while others chose to stay. There were also cases in which the convinced intention to “emigrate” elsewhere was, instead, prevented, in order to protect certain interests that were not entirely coherent with official guidelines, which, in promoting relocation, always prefigured a better life elsewhere for the affected populations.

Il terremoto, con gli effetti distruttivi a volte irreversibili provocati su territori e comunità, ha determinato e ancora alimenta il fenomeno dell'abbandono. Un esito di cui subì le conseguenze una vasta area della Calabria devastata dal sisma nel 1783. In quest'occasione, attraverso la lettura della documentazione d'archivio prodotta dalla Cassa Sacra, ente preposto dal governo borbonico alla ricostruzione, si inizia ad indagare un tema rimasto spesso nell'ombra. Si cerca di cogliere tra le righe della documentazione ufficiale, i sentimenti e i dubbi che animavano le comunità all'indomani del sisma, in alcuni casi rassegnate ad abbandonare i propri paesi distrutti, in altri, invece, indotte a spostarsi in nuovi abitati da costruire con esodi non sempre spontanei, avverso i quali, in alcuni casi, ci si oppose strenuamente scegliendo di rimanere. Non mancarono anche i casi in cui la convinta intenzione a "emigrare" altrove, venne invece impedita, a tutela di interessi non del tutto coerenti con quei principi ufficiali che nell'orientare la ricostruzione dovevano prefigurare una vita migliore per le popolazioni colpite.

Tra abbandono e ricostruzione. Note da un carteggio inedito degli ingegneri impegnati in Calabria dopo il terremoto del 1783

MUSSARI, Bruno
2020-01-01

Abstract

Earthquakes sometimes determine and continue to feed the phenomenon of abandonment with the irreversible destructive effects on territories and communities. An effect which a large area of Calabria suffered, devastated by an earthquake in 1783. This essay, through the reading of archival documentation produced by the “Cassa Sacra”, an institution appointed by the Bourbon government for reconstruction, investigates a theme which is often left in darkness.The reading of these documents tried to capture the feelings and doubts that animated the communities in the aftermath of the earthquake, between the lines of official documentation. In some cases, these communities were resigned to abandoning their destroyed villages, in others, however, they were induced to move to new built-up areas. The exoduses were not always spontaneous, and were sometimes strenuously opposed, while others chose to stay. There were also cases in which the convinced intention to “emigrate” elsewhere was, instead, prevented, in order to protect certain interests that were not entirely coherent with official guidelines, which, in promoting relocation, always prefigured a better life elsewhere for the affected populations.
2020
Il terremoto, con gli effetti distruttivi a volte irreversibili provocati su territori e comunità, ha determinato e ancora alimenta il fenomeno dell'abbandono. Un esito di cui subì le conseguenze una vasta area della Calabria devastata dal sisma nel 1783. In quest'occasione, attraverso la lettura della documentazione d'archivio prodotta dalla Cassa Sacra, ente preposto dal governo borbonico alla ricostruzione, si inizia ad indagare un tema rimasto spesso nell'ombra. Si cerca di cogliere tra le righe della documentazione ufficiale, i sentimenti e i dubbi che animavano le comunità all'indomani del sisma, in alcuni casi rassegnate ad abbandonare i propri paesi distrutti, in altri, invece, indotte a spostarsi in nuovi abitati da costruire con esodi non sempre spontanei, avverso i quali, in alcuni casi, ci si oppose strenuamente scegliendo di rimanere. Non mancarono anche i casi in cui la convinta intenzione a "emigrare" altrove, venne invece impedita, a tutela di interessi non del tutto coerenti con quei principi ufficiali che nell'orientare la ricostruzione dovevano prefigurare una vita migliore per le popolazioni colpite.
Calabria, earthquake, abandonment, reconstruction, emigration
Calabria, terremoto, abbandono, ricostruzione, emigrazione.
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