Continuando un percorso di studio avviato da tempo dedicato al rapporto tra i processi di antropizzazione e le risorse naturali, lo scritto proporre una prima sistematizzazione delle questioni in gioco, basi per una metodologia di analisi e piano/progetto e continua l’indispensabile lavoro di formazione in/formazione per pensare, pianificare, progettare secondo i principi dell’ecologia (*). Poiché lo scopo dell’urbanistica è migliorare il livello di benessere degli abitanti che, se in agglomerati urbani, possono divenire cittadini, cioè cumcives (Cacciari, 1991), essa coniuga aspetti tecnologici e fenomeni sociali. Ekistcks, rivista dedicata ai processi di antropizzazione, evidenzia tutto ciò da anni parlando di “shell” (conchiglia, contenitore), “network” (reti, cioè relazioni) e “behavior” (comportamento). La città, l’urbanistica della città contemporanea, deve quindi essere ecologica, ricordando che l’ecologia è οίκος, oikos, casa, ambiente, e λόγος, logos, discorso o studio. Questo implica il ribaltamento della filosofia tecnologista (Del Nord, 1991) che ha guidato i processi di antropizzazione in modo significativo e crescente dalla prima rivoluzione industriale in poi, ciò significa che le componenti naturali devono divenire quelle strutturanti lo spazio, ovvero dettare i criteri per l’urbanistica. Nella relazione si evidenziano questi elementi e si propone il loro inserimento negli strumenti pianificazione andando oltre la presenza, già formalmente richiesta, dei Piani Energetici e/o Ambientali a scala locale o regionale., proponendo un approccio integrato, coerente, basato sulla continuità tra bio-territorio, bio-architettura, bio-edilizia ove entrano in gioco la dimensione, le relazioni tra i centri e tra questi ed il territorio. Detta la tesi sostenuta, la relazione colloca le questioni nel dominio di riferimento ovvero il rapporto tra l’urbanistica, la sostenibilità fisica e sociale e la politica. In chiusura si individuano alcuni possibili scenari da interpretarsi come ipotesi di lavoro. (*) Si evidenziano tra le tante attività le seguenti: C.d.L. in Urbanistica, "Fonti Energetiche Rinnovabili e Sistemi Locali di Sviluppo Locale. Una proposta per la redazione di un Piano Energetico Ambientale e Intercomunale nelle Serre Vibonesi", (2010), Tesi di Laurea di Macchione A., (Aragona S relatore). “Centri minori? Ovvero i territori dell’energia”, Aragona S. (in coll.) (2007), in Atti del Convegno Nazionale Territori e città del Mezzogiorno. "Quante periferie? Quali politiche di governo del territorio", INU, Napoli, in http://www.planum. net/archive/periferie.htm. Aragona S., Dip. Scienze Ambientali e Territoriali, “Energia, forma, territorio: costruzione dello spazio come riconoscimento dei motivi del luogo” in (a cura di) P. Persi, (2010), "Territori emotivi. Geografie emozionali: Genti e luoghi: sensi, sentimenti ed emozioni", in Atti del V° Convegno Internazionale Territori Emotivi Geografie Emozionali, Paesaggi razionali, paesaggi sensoriali e psicologia ambientale: nuove frontiere e nuovi approcci, Urbino, 2009. Aragona S. (2000), "Ambiente urbano e innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità", Gangemi, Roma. Commissione Qualità e Sostenibilità della Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, di cui si richiamano i Workshop Nazionali di Progettazione Archisostenibile partiti con attenzione all’”oggetto” Facoltà di Architettura (2008), per passare poi all’area vasta costituita dalla Cittadella Universitaria (2009) e quindi ad un comparto urbano di Reggio Calabria (2010). Pianificazione/progettazione urbanistica “Aria, sole, acqua e terra per un nuovo quartiere urbano: il contesto che disegna il progetto”, Aragona S., (in coll.), Piano per un PRIU a Tricase (LE), Poster e in Catalogo Mostra VI Rassegna Urbanistica Nazionale, Matera, 1-14 marzo, video del caso (con L. Calcagnini).

Progettare la città ecologica è progettare la città

ARAGONA, Stefano
2011-01-01

Abstract

Continuando un percorso di studio avviato da tempo dedicato al rapporto tra i processi di antropizzazione e le risorse naturali, lo scritto proporre una prima sistematizzazione delle questioni in gioco, basi per una metodologia di analisi e piano/progetto e continua l’indispensabile lavoro di formazione in/formazione per pensare, pianificare, progettare secondo i principi dell’ecologia (*). Poiché lo scopo dell’urbanistica è migliorare il livello di benessere degli abitanti che, se in agglomerati urbani, possono divenire cittadini, cioè cumcives (Cacciari, 1991), essa coniuga aspetti tecnologici e fenomeni sociali. Ekistcks, rivista dedicata ai processi di antropizzazione, evidenzia tutto ciò da anni parlando di “shell” (conchiglia, contenitore), “network” (reti, cioè relazioni) e “behavior” (comportamento). La città, l’urbanistica della città contemporanea, deve quindi essere ecologica, ricordando che l’ecologia è οίκος, oikos, casa, ambiente, e λόγος, logos, discorso o studio. Questo implica il ribaltamento della filosofia tecnologista (Del Nord, 1991) che ha guidato i processi di antropizzazione in modo significativo e crescente dalla prima rivoluzione industriale in poi, ciò significa che le componenti naturali devono divenire quelle strutturanti lo spazio, ovvero dettare i criteri per l’urbanistica. Nella relazione si evidenziano questi elementi e si propone il loro inserimento negli strumenti pianificazione andando oltre la presenza, già formalmente richiesta, dei Piani Energetici e/o Ambientali a scala locale o regionale., proponendo un approccio integrato, coerente, basato sulla continuità tra bio-territorio, bio-architettura, bio-edilizia ove entrano in gioco la dimensione, le relazioni tra i centri e tra questi ed il territorio. Detta la tesi sostenuta, la relazione colloca le questioni nel dominio di riferimento ovvero il rapporto tra l’urbanistica, la sostenibilità fisica e sociale e la politica. In chiusura si individuano alcuni possibili scenari da interpretarsi come ipotesi di lavoro. (*) Si evidenziano tra le tante attività le seguenti: C.d.L. in Urbanistica, "Fonti Energetiche Rinnovabili e Sistemi Locali di Sviluppo Locale. Una proposta per la redazione di un Piano Energetico Ambientale e Intercomunale nelle Serre Vibonesi", (2010), Tesi di Laurea di Macchione A., (Aragona S relatore). “Centri minori? Ovvero i territori dell’energia”, Aragona S. (in coll.) (2007), in Atti del Convegno Nazionale Territori e città del Mezzogiorno. "Quante periferie? Quali politiche di governo del territorio", INU, Napoli, in http://www.planum. net/archive/periferie.htm. Aragona S., Dip. Scienze Ambientali e Territoriali, “Energia, forma, territorio: costruzione dello spazio come riconoscimento dei motivi del luogo” in (a cura di) P. Persi, (2010), "Territori emotivi. Geografie emozionali: Genti e luoghi: sensi, sentimenti ed emozioni", in Atti del V° Convegno Internazionale Territori Emotivi Geografie Emozionali, Paesaggi razionali, paesaggi sensoriali e psicologia ambientale: nuove frontiere e nuovi approcci, Urbino, 2009. Aragona S. (2000), "Ambiente urbano e innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità", Gangemi, Roma. Commissione Qualità e Sostenibilità della Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, di cui si richiamano i Workshop Nazionali di Progettazione Archisostenibile partiti con attenzione all’”oggetto” Facoltà di Architettura (2008), per passare poi all’area vasta costituita dalla Cittadella Universitaria (2009) e quindi ad un comparto urbano di Reggio Calabria (2010). Pianificazione/progettazione urbanistica “Aria, sole, acqua e terra per un nuovo quartiere urbano: il contesto che disegna il progetto”, Aragona S., (in coll.), Piano per un PRIU a Tricase (LE), Poster e in Catalogo Mostra VI Rassegna Urbanistica Nazionale, Matera, 1-14 marzo, video del caso (con L. Calcagnini).
2011
978-88-7603-053-6
Progettazione urbanistica integrata; Progettazione ecologica; Formazione, informazione; Sostenibilità fisica e sociale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/16718
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