Tra la fine del XVI e i primi anni del XVII secolo, Erasmo Magno da Velletri, cronista al seguito di una flotta militare, che pattuglia il Mediterraneo per difendere le coste dalle incursioni barbaresche, scrive il suo diario di bordo, raccontando, oltre alle battaglie, anche i luoghi visitati. Tali racconti sono spesso corredati da vedute dei centri urbani, con l’attenzione rivolta particolarmente ai sistemi difensivi. Tra i numerosi disegni che compaiono nel manoscritto, e che sono al momento oggetto di studio, ce ne sono sei relativi alla costa calabrese, frutto di tre distinti viaggi che impegnarono il cronista, effettuati nel 1602, nel 1605 e nel 1606, e che riguardano, nell’ordine, Reggio Calabria, Brancaleone, Roccella, Crotone, Isola Capo Rizzuto, Amendolea, tutti sulla costa jonica. Essi, oltre ad essere inediti, rappresentano la più antica testimonianza iconografica al momento conosciuta, fatta eccezione per Crotone. Descrizioni non corredate da disegni sono presenti per Capo delle Armi, Capo Spartivento, Stilo e Capo Colonna, per la costa jonica, ma altri brevi cenni sono offerti per Tropea, Capo Vaticano, Scilla, sulla costa tirrenica.

Vedute inedite di Calabria in un manoscritto seicentesco. «Imprese delle galere toscane»

SCAMARDI', Giuseppina
2003-01-01

Abstract

Tra la fine del XVI e i primi anni del XVII secolo, Erasmo Magno da Velletri, cronista al seguito di una flotta militare, che pattuglia il Mediterraneo per difendere le coste dalle incursioni barbaresche, scrive il suo diario di bordo, raccontando, oltre alle battaglie, anche i luoghi visitati. Tali racconti sono spesso corredati da vedute dei centri urbani, con l’attenzione rivolta particolarmente ai sistemi difensivi. Tra i numerosi disegni che compaiono nel manoscritto, e che sono al momento oggetto di studio, ce ne sono sei relativi alla costa calabrese, frutto di tre distinti viaggi che impegnarono il cronista, effettuati nel 1602, nel 1605 e nel 1606, e che riguardano, nell’ordine, Reggio Calabria, Brancaleone, Roccella, Crotone, Isola Capo Rizzuto, Amendolea, tutti sulla costa jonica. Essi, oltre ad essere inediti, rappresentano la più antica testimonianza iconografica al momento conosciuta, fatta eccezione per Crotone. Descrizioni non corredate da disegni sono presenti per Capo delle Armi, Capo Spartivento, Stilo e Capo Colonna, per la costa jonica, ma altri brevi cenni sono offerti per Tropea, Capo Vaticano, Scilla, sulla costa tirrenica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/2301
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