Il progetto riconosce il valore architettonico dell’esistente ed esalta l’oratorio per re/instaurare i valori sociali/ambientali del complesso religioso di Nesima . 1. Si ridefiniscono gli ambiti funzionali della piazza, confermandone la zona alberata al ruolo di sagrato/spazio urbano dell’incontro sociale; ma si prende atto del mercato spontaneo, correggendone gli abusi e assegnandogli il rettangolo ovest della piazza: dove parcheggiare e montare temporanei banchi di vendita, seguendo l’ordine scandito da paracarri ed il limite segnato dagli alti lampioni. Sull’angolo sud/ovest il raddoppio dei lampioni segna l’ingresso al parco sulle lave; mentre le alberature della piazza vengono infittite per sottolineare tale continuità paesaggistica. 2. Viene ripristinata la continuità visiva tra la piazza/sagrato ed il portico della chiesa, sostituendo il tamponamento murario con una cancellata, che piegandosi predispone una panchina di ferro tra le campate; la spalliera della panchina è un filo orizzontale di irrigidimento raffigurante il volo di una colomba sul paesaggio catanese. L’interno del portico viene scavato con una rampa per disabili che raggiunge un campo di basket - palestra a quota m.-6.00 la cui copertura sostituisce il piano dell’antico cortile ma ne mantiene la praticabilità come campo di calcio, sollevandolo di m.1,50 per garantire l’altezza utile di m.7,50 allo spazio sportivo ipogeo. La nuova quota del cortile non altera la tipologia del vecchio impianto a corte, del quale si vuole mantenere la continuità, ma rafforza l’idea del recinto porticato per mezzo del nuovo telaio strutturale che sostiene la copertura e si solleva a proteggere il lato sud del campetto con reti d’acciaio tra le campate, disegnando un “doppio portico” che s’interrompe su una croce simbolica. L’illuminazione e la ventilazione sono studiate per rendere lo spazio sportivo ipogeo un secondo “cortile al coperto”; esse sono garantite dall’asola a est che si produce tra le differenti quote (m.0,00 e m.+1,50) del cortile, dal “doppio portico” a sud, e dai finestroni a ovest che disegnano il nuovo prospetto su via Mirone e sottolineano le uscite di sicurezza realizzate sfruttando il dislivello tra la quota superiore della strada e quella inferiore del piano di campagna. Il seminterrato della Chiesa diventa agibile abbassando il cortile est e realizzando un “giardino lavico” collegato alla piazza e agli uffici parrocchiali attraverso la scala “dell’angelo” ed una passerella metallica.

LA PARROCCHIA S. PIO X. NUOVI SERVIZI SPORTIVI A CATANIA

ARCIDIACONO, Giuseppe Carlo
2008-01-01

Abstract

Il progetto riconosce il valore architettonico dell’esistente ed esalta l’oratorio per re/instaurare i valori sociali/ambientali del complesso religioso di Nesima . 1. Si ridefiniscono gli ambiti funzionali della piazza, confermandone la zona alberata al ruolo di sagrato/spazio urbano dell’incontro sociale; ma si prende atto del mercato spontaneo, correggendone gli abusi e assegnandogli il rettangolo ovest della piazza: dove parcheggiare e montare temporanei banchi di vendita, seguendo l’ordine scandito da paracarri ed il limite segnato dagli alti lampioni. Sull’angolo sud/ovest il raddoppio dei lampioni segna l’ingresso al parco sulle lave; mentre le alberature della piazza vengono infittite per sottolineare tale continuità paesaggistica. 2. Viene ripristinata la continuità visiva tra la piazza/sagrato ed il portico della chiesa, sostituendo il tamponamento murario con una cancellata, che piegandosi predispone una panchina di ferro tra le campate; la spalliera della panchina è un filo orizzontale di irrigidimento raffigurante il volo di una colomba sul paesaggio catanese. L’interno del portico viene scavato con una rampa per disabili che raggiunge un campo di basket - palestra a quota m.-6.00 la cui copertura sostituisce il piano dell’antico cortile ma ne mantiene la praticabilità come campo di calcio, sollevandolo di m.1,50 per garantire l’altezza utile di m.7,50 allo spazio sportivo ipogeo. La nuova quota del cortile non altera la tipologia del vecchio impianto a corte, del quale si vuole mantenere la continuità, ma rafforza l’idea del recinto porticato per mezzo del nuovo telaio strutturale che sostiene la copertura e si solleva a proteggere il lato sud del campetto con reti d’acciaio tra le campate, disegnando un “doppio portico” che s’interrompe su una croce simbolica. L’illuminazione e la ventilazione sono studiate per rendere lo spazio sportivo ipogeo un secondo “cortile al coperto”; esse sono garantite dall’asola a est che si produce tra le differenti quote (m.0,00 e m.+1,50) del cortile, dal “doppio portico” a sud, e dai finestroni a ovest che disegnano il nuovo prospetto su via Mirone e sottolineano le uscite di sicurezza realizzate sfruttando il dislivello tra la quota superiore della strada e quella inferiore del piano di campagna. Il seminterrato della Chiesa diventa agibile abbassando il cortile est e realizzando un “giardino lavico” collegato alla piazza e agli uffici parrocchiali attraverso la scala “dell’angelo” ed una passerella metallica.
2008
Servizi sportivi; oratorio S. Pio X - Catania; restauro-riqualificazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/2804
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