Dopo un’analisi del contesto normativo e giurisprudenziale sulla problematica dell’anonimato materno, l’autore trae spunto dalla decisione della Suprema Corten. 22838/2016 per esaminare il diritto all’anonimato di una persona non piú vivente, fattispecie in cui nella confliggente dialettica tra diritto della madre all’anonimato e diritto del figlio a conoscere le proprie origini si innestano interessi di altri soggetti coinvolti dalla eventuale rivelazione della maternità celata, rendendo necessaria la ricerca di un punto di equilibrio tra le contrapposte sfere giuridiche anche in dimensione temporale.

L'anonimato materno: un diritto al banco di prova

TESCIONE, Federica Maria
2017-01-01

Abstract

Dopo un’analisi del contesto normativo e giurisprudenziale sulla problematica dell’anonimato materno, l’autore trae spunto dalla decisione della Suprema Corten. 22838/2016 per esaminare il diritto all’anonimato di una persona non piú vivente, fattispecie in cui nella confliggente dialettica tra diritto della madre all’anonimato e diritto del figlio a conoscere le proprie origini si innestano interessi di altri soggetti coinvolti dalla eventuale rivelazione della maternità celata, rendendo necessaria la ricerca di un punto di equilibrio tra le contrapposte sfere giuridiche anche in dimensione temporale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/5984
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