The “wild” power of the image Fuksas is a public figure and an interpreter of the global dimension of a world that seems increasingly contract. He creates an architecture able to surprise for its suggestion and reassure for the man’s ability to govern them. He is the voice of that architecture as an art form at the same time popular and sophisticated, visionary and real, corporeal and tactile. Fuksas’ interpretative dimension of architecture tends to a self-referential vision of space. He uses technology as a tool in the construction on defining a process of painting that from the canvas is transformed into a living space, and then back along the two-dimensional image through the materialization of its icon. A sequence of compressions and expansions of the visionary dynamics as a natural accumulation of hope in the name of a positive trust in the creative energy of the planet, and with it the architecture as an art form to which Fuksas recognizes the task to improve the lives of people on Earth.

Personaggio pubblico, interprete della dimensione globale di un mondo che sembra sempre più restringersi, Fuksas esprime un’architettura capace di stupire per le sue suggestioni e rassicurare per la capacità dell’uomo di governarle. Portavoce di un’architettura come forma d’arte al tempo stesso popolare e sofisticata, testimone di una visionarietà immaginifica e reale, corporea e tattile, la dimensione interpretativa di Fuksas tende ad una visione autoreferenziale dello spazio. La sua freschezza di sguardo utilizza la tecnologia come strumento definendo nella costruzione il compimento di un processo che dalla tela pittorica si trasforma in spazio abitabile e poi nuovamente percorre la bidimensionalità dell’immagine attraverso la materializzazione della sua icona. Una sequenza di compressioni e dilatazioni delle dinamiche visionarie come naturale accumulo di speranza in nome di una positiva fiducia nella energia creativa del pianeta e con essa nell’architettura, come forma d’arte, a cui Fuksas riconosce il compito di migliorare la vita dell’uomo sulla Terra.

Il "selvaggio" potere dell'immagine

RUSSO, Antonello
2014-01-01

Abstract

The “wild” power of the image Fuksas is a public figure and an interpreter of the global dimension of a world that seems increasingly contract. He creates an architecture able to surprise for its suggestion and reassure for the man’s ability to govern them. He is the voice of that architecture as an art form at the same time popular and sophisticated, visionary and real, corporeal and tactile. Fuksas’ interpretative dimension of architecture tends to a self-referential vision of space. He uses technology as a tool in the construction on defining a process of painting that from the canvas is transformed into a living space, and then back along the two-dimensional image through the materialization of its icon. A sequence of compressions and expansions of the visionary dynamics as a natural accumulation of hope in the name of a positive trust in the creative energy of the planet, and with it the architecture as an art form to which Fuksas recognizes the task to improve the lives of people on Earth.
2014
Personaggio pubblico, interprete della dimensione globale di un mondo che sembra sempre più restringersi, Fuksas esprime un’architettura capace di stupire per le sue suggestioni e rassicurare per la capacità dell’uomo di governarle. Portavoce di un’architettura come forma d’arte al tempo stesso popolare e sofisticata, testimone di una visionarietà immaginifica e reale, corporea e tattile, la dimensione interpretativa di Fuksas tende ad una visione autoreferenziale dello spazio. La sua freschezza di sguardo utilizza la tecnologia come strumento definendo nella costruzione il compimento di un processo che dalla tela pittorica si trasforma in spazio abitabile e poi nuovamente percorre la bidimensionalità dell’immagine attraverso la materializzazione della sua icona. Una sequenza di compressioni e dilatazioni delle dinamiche visionarie come naturale accumulo di speranza in nome di una positiva fiducia nella energia creativa del pianeta e con essa nell’architettura, come forma d’arte, a cui Fuksas riconosce il compito di migliorare la vita dell’uomo sulla Terra.
Fuksas; immagine ; architettura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/6020
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