Our time in its formal manifestation, has not yet been shown to possess an identifiable, test condition and at the same time, the definition of a style. The construction of crisis identity of our times, draws the architect to a necessary reflection on the area that handles, or, call the project on man, questioning the historical role of the architect as an interpreter of the relationship between behaviors and spaces. Compared with those grounds, the essay, through quotations and readings compared to Tschumi, Loos and Zumthor writings, critically examines the controversial debate between the positions of the authors on how an architect can relate to the contemporary space, providing significant contributions to the role of contemporary architecture.

La nostra epoca nella sua manifestazione formale, non ha ancora dimostrato di possedere un’unità riconoscibile, condizione e prova allo stesso tempo, della definizione di uno stile. La crisi dell’identità costruttiva dei nostri tempi, richiama l'architetto ad una doverosa riflessione sullo spazio che gestisce, ovvero, richiama il progetto sull'uomo, mettendo in discussione il ruolo storico dell’architetto quale interprete del rapporto tra comportamenti e spazi. Rispetto a tali premesse, il saggio, attraverso citazioni e letture comparate di scritti di Tschumi, Loos e Zumthor, analizza criticamente un controverso dibattito tra le posizioni degli autori su come un architetto possa rapportarsi allo spazio contemporaneo, offrendo contributi significativi al ruolo dell’ architettura contemporanea

Architettura Vs Società.Spazi e fisicità materiale / Giglio, Francesca. - (2010), pp. 157-160.

Architettura Vs Società.Spazi e fisicità materiale

GIGLIO, Francesca
2010-01-01

Abstract

Our time in its formal manifestation, has not yet been shown to possess an identifiable, test condition and at the same time, the definition of a style. The construction of crisis identity of our times, draws the architect to a necessary reflection on the area that handles, or, call the project on man, questioning the historical role of the architect as an interpreter of the relationship between behaviors and spaces. Compared with those grounds, the essay, through quotations and readings compared to Tschumi, Loos and Zumthor writings, critically examines the controversial debate between the positions of the authors on how an architect can relate to the contemporary space, providing significant contributions to the role of contemporary architecture.
2010
978-88-89367-45-2
La nostra epoca nella sua manifestazione formale, non ha ancora dimostrato di possedere un’unità riconoscibile, condizione e prova allo stesso tempo, della definizione di uno stile. La crisi dell’identità costruttiva dei nostri tempi, richiama l'architetto ad una doverosa riflessione sullo spazio che gestisce, ovvero, richiama il progetto sull'uomo, mettendo in discussione il ruolo storico dell’architetto quale interprete del rapporto tra comportamenti e spazi. Rispetto a tali premesse, il saggio, attraverso citazioni e letture comparate di scritti di Tschumi, Loos e Zumthor, analizza criticamente un controverso dibattito tra le posizioni degli autori su come un architetto possa rapportarsi allo spazio contemporaneo, offrendo contributi significativi al ruolo dell’ architettura contemporanea
spazio abitativo; matericità; crisi dei linguaggi; living space; materiality; languages crisis
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/10244
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact