Nella relazione (a) viene riportato lo studio idraulico – idrologicoì del bacino idrografico della fiumara Valanidi. Per la stima della massima portata di piena si è utilizzato il modello regionale delle piogge a doppia componente TCEV (Two Component Estreme value). Per la determinazione del profilo idrico della corrente si è utilizzato lo schema di calcolo di moto permanente monodimensionale (HEC-RAS). La verifica di compatibilità idraulica delle infrastrutture interferenti con il corso d’acqua ha indicato nella sezione in corrispondenza del ponte ferroviario della tratta Reggio Calabria-Metaponto un punto in cui la verifica idraulica non risulta soddisfatta. Nella relazione (b) si è effettuato lo studio meteomarino del tratto di litorale situato nel versante calabro dello Stretto di Messina, a Sud di Reggio Calabria tra le prominenze di Punta Calamizzi ad Ovest e di Torre Lupo ad Est. Dall’analisi del flusso di energia per ciascun settore di propagazione nel paraggio in esame si è trovato che il settore centrato 110° è quello massimo con un valore di 512 N/s. Dopodiché si sono ricavati i parametri caratteristici di tale località (u= 0,835 e w= 0,418 m) necessari per la stima della probabilità di superamento omnidirezionale. Infine per tale località si sono ricavate due tabelle, la prima per la stima dell’altezza d’onda e del periodo di progetto per una qualsiasi opera portuale , la seconda per una qualsiasi opera costiera. Nella relazione (c) per il tratto di costa compreso tra i promontori di Punta Calamizzi e Punta Pellaro ,caratterizzato da un forte stato di erosione, si sono dimensionati una serie di pennelli radicati a riva con relativo peso dei massi di 2.5 t che si estendono fino ad una distanza di 7.3 m dalla battigia stessa. Dopo aver dimensionato le opere si è studiato l’evoluzione del litorale a seguito dell’inserimento di tali strutture e si sono valutati gli effetti indotti da quest’ultime. Nella relazione (d) si è studiato per il tratto di costa nel territorio comunale tra i promontori di Punta Calamizzi e Punta Pellaro si è studiata la fattibilità di un intervento di ripascimento. Una volta verificata la fattibilità dell’intervento di ripascimento si è analizzata la stabilità nel tempo del predetto intervento. Si è trovato che nella zona centrale del ripascimento dopo il primo anno si ha un arretramento di circa l’8%, la tendenza al disfacimento continua nel tempo e solo dopo 50 anni si ha un disfacimento di circa l’80% delle condizioni iniziali.

Inquadramento delle analisi:(a) Studio idrologico ed idraulico del bacino idrografico, (b) Studio meteomarino del litorale, (c) Interventi di tipo tradizionale per il controllo dell’evoluzione della linea di battigia nel tempo, (d) Fattibilità di un intervento di ripascimento e previsione della sua evoluzione nel tempo / Barbaro, Giuseppe. - (2005), pp. 27-28-36-42.

Inquadramento delle analisi:(a) Studio idrologico ed idraulico del bacino idrografico, (b) Studio meteomarino del litorale, (c) Interventi di tipo tradizionale per il controllo dell’evoluzione della linea di battigia nel tempo, (d) Fattibilità di un intervento di ripascimento e previsione della sua evoluzione nel tempo

BARBARO, Giuseppe
2005-01-01

Abstract

Nella relazione (a) viene riportato lo studio idraulico – idrologicoì del bacino idrografico della fiumara Valanidi. Per la stima della massima portata di piena si è utilizzato il modello regionale delle piogge a doppia componente TCEV (Two Component Estreme value). Per la determinazione del profilo idrico della corrente si è utilizzato lo schema di calcolo di moto permanente monodimensionale (HEC-RAS). La verifica di compatibilità idraulica delle infrastrutture interferenti con il corso d’acqua ha indicato nella sezione in corrispondenza del ponte ferroviario della tratta Reggio Calabria-Metaponto un punto in cui la verifica idraulica non risulta soddisfatta. Nella relazione (b) si è effettuato lo studio meteomarino del tratto di litorale situato nel versante calabro dello Stretto di Messina, a Sud di Reggio Calabria tra le prominenze di Punta Calamizzi ad Ovest e di Torre Lupo ad Est. Dall’analisi del flusso di energia per ciascun settore di propagazione nel paraggio in esame si è trovato che il settore centrato 110° è quello massimo con un valore di 512 N/s. Dopodiché si sono ricavati i parametri caratteristici di tale località (u= 0,835 e w= 0,418 m) necessari per la stima della probabilità di superamento omnidirezionale. Infine per tale località si sono ricavate due tabelle, la prima per la stima dell’altezza d’onda e del periodo di progetto per una qualsiasi opera portuale , la seconda per una qualsiasi opera costiera. Nella relazione (c) per il tratto di costa compreso tra i promontori di Punta Calamizzi e Punta Pellaro ,caratterizzato da un forte stato di erosione, si sono dimensionati una serie di pennelli radicati a riva con relativo peso dei massi di 2.5 t che si estendono fino ad una distanza di 7.3 m dalla battigia stessa. Dopo aver dimensionato le opere si è studiato l’evoluzione del litorale a seguito dell’inserimento di tali strutture e si sono valutati gli effetti indotti da quest’ultime. Nella relazione (d) si è studiato per il tratto di costa nel territorio comunale tra i promontori di Punta Calamizzi e Punta Pellaro si è studiata la fattibilità di un intervento di ripascimento. Una volta verificata la fattibilità dell’intervento di ripascimento si è analizzata la stabilità nel tempo del predetto intervento. Si è trovato che nella zona centrale del ripascimento dopo il primo anno si ha un arretramento di circa l’8%, la tendenza al disfacimento continua nel tempo e solo dopo 50 anni si ha un disfacimento di circa l’80% delle condizioni iniziali.
2005
88-8296-154-0
Studio idrologico ed idraulico; Bacino idrografico; Studio meteomarino; Evoluzione linea di battigia; Interventi di ripascimento
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/10357
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact