Il miglioramento generale delle condizioni economiche della popolazione mondiale provoca una crescente necessità di risorse generali ed energia, e un aumento della produzione di rifiuti, lasciando immaginare scenari futuri di degrado della qualità urbana. Infatti, se le città nel tempo sono caratterizzate dall’essere sistemi aperti molto complessi i cui input sono energia, materiali e informazioni e gli output altra informazione e rifiuti in molte forme diverse, rispetto al passato si registra una drammatica crescita di input ed output. Pertanto, è più che mai indispensabile compiere una svolta radicale e rivoluzionaria di passaggio dalla città fossile alla città rinnovabile. Il problema non riguarda solo la realizzazione di nuovi insediamenti, quanto la riprogettazione e la riqualificazione dell’esistente, tenendo conto di nuovi obiettivi di qualità a medio-lungo termine da porre in relazione con i nuovi modelli di sviluppo prefigurati dalla green economy.In questo contesto, anche i sistemi urbani possono essere resi progressivamente passivi, messi in condizione di assolvere direttamente in misura crescente ai propri fabbisogni elettrici e termici, a differenza della prassi prevalente in base alla quale le scelte progettuali sono spesso fatte senza porsi il problema dei limiti di disponibilità di combustibili fossili. È dunque necessaria l’elaborazione di strategie idonee ad accrescere la resilienza urbana in modo da trasformare questa fase critica in opportunità di miglioramento complessivo, nell’ottica della fin troppo invocata sostenibilità, per costruire la smart city, comprendente i concetti di smart economy, smart people, smart governance, smart mobility, smart environment, smart living.Alla luce di queste considerazioni, l’urbanistica ha un ruolo determinante, in quanto è in grado di influenzare il modo e l’intensità/densità in cui il suolo viene impiegato, di connettere la scala macro (città e quartieri) alla scala micro (singoli edifici) in un’unica prospettiva, ma soprattutto di svolgere il compito specifico di percepire tempestivamente le trasformazioni in atto per governarle verso l’interesse generale. Non tocca, infatti, agli urbanisti individuare le possibili strade per il risparmio energetico da applicare alla città, il loro compito è quello di individuare gli strumenti più idonei per governare la trasformazione della città, da fossile a rinnovabile. Bisogna andare oltre la raccolta e catalogazione delle “buone pratiche”, pur necessaria, per individuare nuovi strumenti che contribuiscano a superare l’attuale fase di crisi della città, dovuta prevalentemente alla questione energetica.A questi obiettivi è indirizzato il presente sforzo di ricerca, che cercherà di dare un contributo ad alcuni quesiti complessi: come trasformare la città fossile in smart city? Quali le prospettive in un futuro non troppo lontano? Quali strategie e strumenti per integrare sistemi energetici rinnovabili e pianificazione urbanistica?

Nuove energie e governo delle trasformazioni per la costruzione della smart city: problemi e prospettive di una relazione complessa

PULTRONE, Gabriella;BARRESI A
2012-01-01

Abstract

Il miglioramento generale delle condizioni economiche della popolazione mondiale provoca una crescente necessità di risorse generali ed energia, e un aumento della produzione di rifiuti, lasciando immaginare scenari futuri di degrado della qualità urbana. Infatti, se le città nel tempo sono caratterizzate dall’essere sistemi aperti molto complessi i cui input sono energia, materiali e informazioni e gli output altra informazione e rifiuti in molte forme diverse, rispetto al passato si registra una drammatica crescita di input ed output. Pertanto, è più che mai indispensabile compiere una svolta radicale e rivoluzionaria di passaggio dalla città fossile alla città rinnovabile. Il problema non riguarda solo la realizzazione di nuovi insediamenti, quanto la riprogettazione e la riqualificazione dell’esistente, tenendo conto di nuovi obiettivi di qualità a medio-lungo termine da porre in relazione con i nuovi modelli di sviluppo prefigurati dalla green economy.In questo contesto, anche i sistemi urbani possono essere resi progressivamente passivi, messi in condizione di assolvere direttamente in misura crescente ai propri fabbisogni elettrici e termici, a differenza della prassi prevalente in base alla quale le scelte progettuali sono spesso fatte senza porsi il problema dei limiti di disponibilità di combustibili fossili. È dunque necessaria l’elaborazione di strategie idonee ad accrescere la resilienza urbana in modo da trasformare questa fase critica in opportunità di miglioramento complessivo, nell’ottica della fin troppo invocata sostenibilità, per costruire la smart city, comprendente i concetti di smart economy, smart people, smart governance, smart mobility, smart environment, smart living.Alla luce di queste considerazioni, l’urbanistica ha un ruolo determinante, in quanto è in grado di influenzare il modo e l’intensità/densità in cui il suolo viene impiegato, di connettere la scala macro (città e quartieri) alla scala micro (singoli edifici) in un’unica prospettiva, ma soprattutto di svolgere il compito specifico di percepire tempestivamente le trasformazioni in atto per governarle verso l’interesse generale. Non tocca, infatti, agli urbanisti individuare le possibili strade per il risparmio energetico da applicare alla città, il loro compito è quello di individuare gli strumenti più idonei per governare la trasformazione della città, da fossile a rinnovabile. Bisogna andare oltre la raccolta e catalogazione delle “buone pratiche”, pur necessaria, per individuare nuovi strumenti che contribuiscano a superare l’attuale fase di crisi della città, dovuta prevalentemente alla questione energetica.A questi obiettivi è indirizzato il presente sforzo di ricerca, che cercherà di dare un contributo ad alcuni quesiti complessi: come trasformare la città fossile in smart city? Quali le prospettive in un futuro non troppo lontano? Quali strategie e strumenti per integrare sistemi energetici rinnovabili e pianificazione urbanistica?
2012
978-88-95315-17-1
energia; smart city; sostenibilità; governo delle trasformazioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/10407
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