Esperienze di moderno a Messina: la stazione centrale e marittima di Angiolo Mazzoni. Dalla Construction History agli oggetti H-BIM per la conservazione dei rivestimenti lapidei "moderni"

The stone cladding of the envelope of the Central and Maritime Station of Messina, designed by Angiolo Mazzoni in the 1930s, is a stylistic and technical-constructive feature that distinguished modern architecture in that decade. Over time, maintenances have not preserved its specific peculiarities, also compromising the unprecedented evidence of the original pink variety of Alcamo (TP) travertine. The aim of the research was, therefore, to outline an operational approach of documentation aimed at conservation, but above all at the recognition of cultural value. The work required to define a methodological path for the "Construction History", identified in two fact-finding acts: the “Synopsis of the sources”, the conceptual and critical systematization of documentary, photographic and bibliographic sources located throughout Italy, and the “operational Investigation”, the set of direct inspections, in situ and in the quarry, supported by diagnostics to fill the gaps in the knowledge acquired with the sources. The documentation activity had two main outcomes. The first is the official recognition of the Messina station as one of the emblematic works of the Modern, through the development of a descriptive fiche that decrees its inclusion in the Register established by the international association DO.CO.MO.MO; a research experience in Spain has highlighted the effective results of the filing activity for conservation. The second was the innovative conception of an “informative abacus of stones”, a digital operational tool based on BIM (Building Information Modelling) methodology and developed to incorporate the Construction History, after searching for solutions for modelling the construction detail of the cladding not contemplated by software. The proposed model allows a more conscious management of future interventions, for which knowledge of the previous ones cannot be ignored, satisfying both the purposes of the Building Dossier and the Maintenance Plan.

Il rivestimento lapideo dell’involucro della Stazione Centrale e Marittima di Messina, progettata da Angiolo Mazzoni negli anni ’30, è una cifra stilistica e tecnico-costruttiva che contraddistinse l’architettura moderna in quel decennio. Nel tempo le manutenzioni non ne hanno preservato le specificità, compromettendo inoltre l’inedita testimonianza dell’originaria varietà rosata del travertino di Alcamo (TP). Il fine della ricerca è stato, dunque, delineare un approccio operativo di documentazione finalizzata alla conservazione, ma prima ancora al riconoscimento del valore culturale. Il lavoro ha richiesto di definire un percorso metodologico per la “Construction History”, individuato in due atti conoscitivi: la “Sinossi delle fonti”, la sistematizzazione concettuale e critica delle fonti documentarie, fotografiche e bibliografiche dislocate in tutta Italia, e le “Indagini operative”, l’insieme delle ispezioni dirette, in situ e in cava, supportate dalla diagnostica per colmare la lacunosità della conoscenza acquisita con le fonti. L’attività di documentazione ha avuto due principali esiti. Il primo è il riconoscimento ufficiale della stazione di Messina tra le opere emblematiche del Moderno, mediante l’elaborazione di una scheda descrittiva che ne decreta l’inserimento nel Registro istituito dall’associazione internazionale DO.CO.MO.MO; un’esperienza di ricerca in Spagna ha evidenziato gli efficaci esiti dell’attività di schedatura per la conservazione. Il secondo è stato la concezione innovativa di un “Casellario delle pietre informativo”, uno strumento operativo digitale basato su metodologia BIM (Building Information Modelling) elaborato per recepire la Construction History, previa ricerca di soluzioni per la modellazione del dettaglio costruttivo del rivestimento non contemplato dai software. Il modello proposto consente una più consapevole gestione dei futuri interventi, per i quali non si può prescindere dalla conoscenza dei precedenti, soddisfacendo sia le finalità del Fascicolo del Fabbricato che di un Piano di Manutenzione.