Il bilancio dello Stato come bene pubblico

The increasingly famous statement regarding “the state budget as a public good” was the starting point of this work. Despite of the complexity and trasversality of the topic, our proposal is to answer the question if nowadays the state budget is really a pubblic good and if voters can claim to have won the right to the state budget. This right arises with the affirmation of modern representative democracies and it constitutes the instrument by which people can exercise sovereignty, as the article one of the constitutional charter establishes. Historical analysis highlights the interdependence between economy and fiscal policy. The main economic variables, as employment investment and consumption, are affected through the various fiscal policies. Fiscal policies are important to face the various phases of the economic cycle; the allocation of resources is also achieved through fiscal policies. The importance of financial matters is made clear by the need for action by the European Union which has regulated it with a vast legislative production that had significant impacts on our legislation. The introduction of budget balance and the constraints to which the state must comply have marked a greater interest in fiscal policies We started taking as a reference point some budget rules that we can define as “ideal” according to the literature, in order to establish adequate limits to the political choices, and we focused on analyzing the current legislation, especially following the reform of 2016 and 2018, aimed at completing the review process of the accounting regulatory system started with the 2012 constitutional reform. The survey highlighted the legislator's intention to introduce rules that converge as much as possible towards the ideal ones. These interventions were accompanied by an important jurisprudential evolution implemented thanks to an important dialogue between the Court of Auditors and the Constitutional Court. He analysis tools used have highlighted the sensitivity shown on the subject especially by jurisprudence, which has given rise to a real statute of the public good budget

La sempre più diffusa affermazione del “bilancio dello stato come bene pubblico” ha costituito il punto di partenza del presente lavoro con il quale, presa consapevolezza della complessità e trasversalità dell’oggetto di analisi, ci si propone di dare una risposta all’interrogativo se ad oggi il bilancio dello stato può effettivamente essere considerato un bene pubblico e se i cittadini-elettori possono affermare di aver conquistato il diritto al bilancio. Il diritto al bilancio nasce con l’affermarsi delle moderne democrazie rappresentative e costituisce lo strumento attraverso cui il popolo può esercitare la sovranità, così come stabilito dall’articolo uno della carta costituzionale. L’analisi storica mette in luce l’interdipendenza tra l’economia e la politica di bilancio. Attraverso le varie politiche di bilancio si incide sulle principali variabili economiche: l’occupazione, gli investimenti, il consumo. Le politiche di bilancio costituiscono lo strumento per fronteggiare le varie fasi del ciclo economico; attraverso le politiche di bilancio si realizza anche l’allocazione delle risorse. L’importanza della materia finanziaria è resa evidente dall’esigenza di un intervento sulla stessa da parte dell’Unione europea che ha regolamentato la materia con una vasta produzione legislativa la quale ha avuto notevoli impatti sulla nostro ordinamento. L’introduzione dell’equilibrio di bilancio ed i vincoli ai quali lo stato deve attenersi hanno segnato un maggiore interesse per le politiche di bilancio. Prendendo come punto di riferimento delle regole di bilancio che posiamo definire “ideali” in base agli studi effettuati, al fine di predisporre adeguati limiti alle scelte operate dalla politica, l’indagine del presente lavoro si è concentrata sull’analisi della legislazione attuale, soprattutto a seguito della riforma del 2016 e del 2018, volte al completamento del processo di revisione del sistema normativo contabile avviato con la riforma costituzionale del 2012. L’indagine ha messo in luce l’intento del legislatore volto ad introdurre regole che siano il più possibile convergenti verso quelle ideali. Tali interventi sono stati accompagnati da un’evoluzione giurisprudenziale attuata grazie ad un importante dialogo tra la Corte dei conti e la Corte costituzionale. Gli strumenti di analisi utilizzati hanno messo in luce la sensibilità mostrata sul tema soprattutto dalla giurisprudenza che ha dato vita ad un vero e proprio statuto del bene pubblico bilancio.