Il sistema di istruzione. Attualità e prospettive

The content of the research is the treatment together with the analysis of some aspects of the education system aiming at checking if the several reforms carried out , up to the last one - Law 107/ 2015 ( Buona Scuola) greatly opposed by professional unions as well as public opinion - satisfy the present social reality. Education has been the driving force which has made possible the building of the Italian national identity. Taking into account the UE objectives regarding education and particularly the one to make Europe become" an economy based on the most evolute and active knowledge in the world", the research aims at analysing if this goal has been understood by our legislation. The legislative power intricate jigsaw - article 117 Cost- has turned into a kind of return centralism which has greatly worn out the regions competences, the unworkability of a financial autonomy and the lack of a definition regarding the essential levels of services. The situation has changed again with the "Buona Scuola" reform as it seems to give back new strenght to the education institutions autonomy. Moreover the European reality, which has been permeating more and more the education sector enhancing a pluralistic vision, has brought new system variables. In the European context , for example, education is tightly linked to those politics aiming at promoting an actual Union citizenship and and making more competitive the European economic system. What therefore derives from the research is a complex situation continuously evolving within which the Italian cultural identity is just partly the result of the public power action but not yet corresponding to the present social reality.

La ricerca ha ad oggetto la trattazione ed analisi di taluni aspetti del sistema di istruzione al fine di verificare se le diverse riforme che si sono succedute nel tempo, sino all’ultima riforma attuata con la Legge 107/2015 (c.d. Buona scuola) tanto osteggiata da sindacati e opinione pubblica, siano rispondenti alla realtà sociale attuale. L'istruzione è stata il gran¬de volano che ha consentito la costruzione dell'identità nazionale italiana. In particolare, in considerazione degli obiettivi dell’UE in materia di istruzione, tra cui quello di far divenire l’Europa “l’economia fondata sulla conoscenza più evoluta e dinamica del mondo”, la ricerca si propone di analizzare se effettivamente tale traguardo è stato recepito o meno dalla nostra legislazione che, a tutt’oggi, è ancora poco omogenea e frastagliata. Il complesso puzzle del riparto della potestà legislativa di cui all'art. 117 Cost. si è risolto in una sorta di centralismo di ritorno, che ha riguardato un'erosione forte delle competenze delle Regioni, l'inattuazione dell'autonomia finanziaria, la mancata definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. La situazione è venuta nuovamente a mutare con la recente riforma della c.d. Buona Scuola, che pare andare nella direzione di restitu¬ire nuova forza all'autonomia delle istituzioni scolastiche. Vi è, poi, la dimensione europea, che è andata in modo crescente perme¬ando anche il settore dell'istruzione e che rafforza il quadro pluralistico e policentrico, ma introduce anche nuove variabili di sistema: a livello europeo, ad esempio, l'istruzione si affianca più strettamente alle politiche finalizzate a pro¬muovere e garantire un'effettiva cittadinanza dell'Unione e a rendere maggior¬mente competitivo il sistema socio-economico europeo nel suo complesso. Ne deriva pertanto, un quadro complesso in continua evoluzione e trasformazione nel cui ambito possiamo asserire che l’identità culturale italiana è solo in parte il risultato dell’azione del potere pubblico non ancora rispondente alla realtà sociale attuale.