Il saggio è una sintesi di un assegno di ricerca sulle “fiumare come infrastruttura territoriale” che ha indagato sul tema dei corsi d’acqua non solo come aree a rischio sulle quali compiere interventi d’ingegneria idraulica e opere di difesa del suolo ma come elementi identificativi del paesaggio meridionale. Ripensarli attraverso l’architettura diventa l’occasione di una rigenerazione paesaggistica e urbana. In questa direzione il confronto con l’imprevedibilità e l’instabilità come qualità peculiari delle fiumare diventa un passaggio decisivo, indagato attraverso una metodologia di conoscenza ravvicinata che indivia strumenti, temi e strategie di progetto. In particolare sul caso studio della fiumara Torbido, preso come campione rappresentativo, sono individuati i nodi tematici ricorrenti sui corsi d’acqua: La forma e la dimensione dell’asta fluviale e i punti in cui questa interseca i centri urbani; - Gli attraversamenti alla linea della fiumara (ponti, strade e percorsi pedonali); - I manufatti d’ingegneria idraulica che accompagnano il corso del fiume (briglie, argini e vasche scolmatrici) - La foce, luogo fisico in cui le acque del fiume s’incontrano con quelle del mare; - Il sistema agricolo degli orti e degli agrumeti, quelli attuali e quelli più antichi, dei quali sono rinvenibili tracce e recinti; - Le presenze archeologiche e tutto il sistema produttivo dismesso (mulini, frantoi).
Titolo: | Tettonica e stratigrafica: le fiumare come forma della sottrazione. |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.12318/10696 |
ISBN: | 978-88-548-4480-3 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |