In times of pandemic and social distancing, the themes of communication and languages –traditional or innovative– have become more and more relevant. Technologies have helped to overcome the limits of interpersonal distance but have also favoured forms of relationship and cultural ‘replication’. The web often proposes and requires extremely simplified communication mechanisms that banalize meaning. Viral communication has become an essential purpose for anyone who communicates through the web –in particular through social networks– especially in the field of visual arts. Communication techniques are increasingly based on memic processes of replication and mutation, often used for commercial or political marketing aims. Actually, the meme theory was born in 1976 from an intuition of Richard Dawkins, who transferred from the biological field to other contexts an approach for the interpretation of evolutions in every disciplinary field, based on processes of replication, imitation and mutation. This paper aims to apply this approach to the interpretation of evolutions in the field of art, graphics and architecture, finding some of the most significant memes that, through replication mechanisms, have constituted ante litteram viral messages, promoting the spread of artistic styles and movements.

In tempi di pandemia e di distanziamento sociale i temi della comunicazione e dei linguaggi – tradizionali o innovativi – hanno assunto sempre maggiore rilevanza. Le tecnologie hanno aiutato a colmare i limiti della distanza interpersonale ma hanno anche favorito forme di relazione e di ‘replicazione’ culturale. Il web propone e richiede spesso meccanismi comunicativi estremamente semplificati che tendono a banalizzare i contenuti. La comunicazione virale è divenuta un obiettivo irrinunciabile per chiunque voglia comunicare attraverso il web – in particolare tramite i social – soprattutto nel campo delle arti visuali. Le tecniche di comunicazione si basano sempre più frequentemente su processi memici di replicazione e mutazione, asserviti spesso a finalità di marketing commerciale o politico. In realtà la teoria dei memi nasce nel 1976 da un’intuizione di Richard Dawkins che trasferisce dal campo biologico ad altri contesti un approccio utile all’interpretazione delle evoluzioni in ogni ambito disciplinare, basato su processi di replicazione, imitazione e mutazione. Il presente paper propone un tentativo di applicare tale approccio all’interpretazione delle evoluzioni nel campo dell’arte, della grafica e dell’architettura, individuando alcuni dei memi più significativi che, attraverso meccanismi di replicazione, hanno costituito messaggi virali ante litteram, favorendo la diffusione di stili e movimenti artistici.

Arte e architettura. Teoria e prassi del meme dominante/Art and Architecture. Theory and Practice of the Dominant Meme

Marinella Arena
;
Daniele Colistra
;
Domenico Mediati
2021-01-01

Abstract

In times of pandemic and social distancing, the themes of communication and languages –traditional or innovative– have become more and more relevant. Technologies have helped to overcome the limits of interpersonal distance but have also favoured forms of relationship and cultural ‘replication’. The web often proposes and requires extremely simplified communication mechanisms that banalize meaning. Viral communication has become an essential purpose for anyone who communicates through the web –in particular through social networks– especially in the field of visual arts. Communication techniques are increasingly based on memic processes of replication and mutation, often used for commercial or political marketing aims. Actually, the meme theory was born in 1976 from an intuition of Richard Dawkins, who transferred from the biological field to other contexts an approach for the interpretation of evolutions in every disciplinary field, based on processes of replication, imitation and mutation. This paper aims to apply this approach to the interpretation of evolutions in the field of art, graphics and architecture, finding some of the most significant memes that, through replication mechanisms, have constituted ante litteram viral messages, promoting the spread of artistic styles and movements.
2021
9788835125891
In tempi di pandemia e di distanziamento sociale i temi della comunicazione e dei linguaggi – tradizionali o innovativi – hanno assunto sempre maggiore rilevanza. Le tecnologie hanno aiutato a colmare i limiti della distanza interpersonale ma hanno anche favorito forme di relazione e di ‘replicazione’ culturale. Il web propone e richiede spesso meccanismi comunicativi estremamente semplificati che tendono a banalizzare i contenuti. La comunicazione virale è divenuta un obiettivo irrinunciabile per chiunque voglia comunicare attraverso il web – in particolare tramite i social – soprattutto nel campo delle arti visuali. Le tecniche di comunicazione si basano sempre più frequentemente su processi memici di replicazione e mutazione, asserviti spesso a finalità di marketing commerciale o politico. In realtà la teoria dei memi nasce nel 1976 da un’intuizione di Richard Dawkins che trasferisce dal campo biologico ad altri contesti un approccio utile all’interpretazione delle evoluzioni in ogni ambito disciplinare, basato su processi di replicazione, imitazione e mutazione. Il presente paper propone un tentativo di applicare tale approccio all’interpretazione delle evoluzioni nel campo dell’arte, della grafica e dell’architettura, individuando alcuni dei memi più significativi che, attraverso meccanismi di replicazione, hanno costituito messaggi virali ante litteram, favorendo la diffusione di stili e movimenti artistici.
memetics; viral communication; graphic design; art; architecture
memetica, comunicazione virale, grafica, arte, architettura
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