The essay describes the situation of crisis and the need for new specialized figures, compared to the architect "historic" profession. It shows the deviation from a consolidated figure of the ordinary, to become an active part of a new behavioral model and procedure, in which the number of people involved and the high information content, make the construction industry, a sector constructively to the high level of complexity. The exchange cross-knowledge / skills, become the new means of collaboration, communication, production and consumption. Compared to that scenario, there is a need, by professors and professionals, the figures that they can use the project as a means of interdisciplinary innovation, passing on the same new aspects and especially new roles that connect the formal research needs and the local industrial production

Il saggio descrive la situazione di crisi e la necessità di nuove figure specializzate, rispetto alla professione “storica” dell’architetto. Si evidenzia l’allontanamento da una figura consolidata dai luoghi comuni, per diventare parte attiva di un nuovo modello comportamentale e procedurale, in cui, il numero di figure coinvolte e l’alto contenuto di informazioni, fanno dell’industria delle costruzioni, un settore costruttivo ad alto livello di complessità. Gli scambi trasversali di conoscenze/competenze, diventano i nuovi mezzi di collaborazione, comunicazione, produzione e consumo. Rispetto a tale scenario, si evidenzia la necessità, da docenti e professionisti, di figure che possano utilizzare il progetto quale mezzo interdisciplinare di innovazione, facendo assumere allo stesso nuovi aspetti e soprattutto nuovi ruoli che connettono la ricerca formale alle esigenze territoriali e alla produzione industriale

"Quando l'Architettura era un mestiere: matita, graphos, tecnigrafo" in GIGLIO F. PASTURA F. "Innovazione e pensiero progettuale"

GIGLIO, Francesca
2012-01-01

Abstract

The essay describes the situation of crisis and the need for new specialized figures, compared to the architect "historic" profession. It shows the deviation from a consolidated figure of the ordinary, to become an active part of a new behavioral model and procedure, in which the number of people involved and the high information content, make the construction industry, a sector constructively to the high level of complexity. The exchange cross-knowledge / skills, become the new means of collaboration, communication, production and consumption. Compared to that scenario, there is a need, by professors and professionals, the figures that they can use the project as a means of interdisciplinary innovation, passing on the same new aspects and especially new roles that connect the formal research needs and the local industrial production
2012
978-88-492-2383-5
Il saggio descrive la situazione di crisi e la necessità di nuove figure specializzate, rispetto alla professione “storica” dell’architetto. Si evidenzia l’allontanamento da una figura consolidata dai luoghi comuni, per diventare parte attiva di un nuovo modello comportamentale e procedurale, in cui, il numero di figure coinvolte e l’alto contenuto di informazioni, fanno dell’industria delle costruzioni, un settore costruttivo ad alto livello di complessità. Gli scambi trasversali di conoscenze/competenze, diventano i nuovi mezzi di collaborazione, comunicazione, produzione e consumo. Rispetto a tale scenario, si evidenzia la necessità, da docenti e professionisti, di figure che possano utilizzare il progetto quale mezzo interdisciplinare di innovazione, facendo assumere allo stesso nuovi aspetti e soprattutto nuovi ruoli che connettono la ricerca formale alle esigenze territoriali e alla produzione industriale
architettura e professione; innovazione informativa; informazione digitale; architecture and profession; informative innovation ; digital information
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/10936
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