Marcello Sèstito LA “PALAZZATA BIFRONTE” L’aver selezionato protagonisti della scena architettonica internazionale, alla realizzazione della nuova Palazzata Urbana, in occasione del centenario dal fatidico sisma del 1908, così distanti nei loro intendimenti, ha indotto l’Architettura a presentarsi non più come campo d’opposizioni ma come terreno di convivenza in cui ogni singolo progetto avanza le sue pretese, non solo per soddisfare pur non semplici esigenze formali, ma reagendo al sisma con un proprio “sismogramma”. I moti tellurici distinti nell’ondulatorio, nel sussultorio e nel rotatorio sono stati abilmente assorbiti nei progetti. I morfemi enucleati si propongono allora come aforismi, atti poetici, prototipi ideali, paradossi temporali, cortocircuiti concettuali che avendo introiettato la devastante forza distruttrice della natura la traducono ad un livello più alto di definizione. Gli architetti invitati che hanno aderito con il loro progetto: Nox-Aspx, Denis Santachiara, Alessandro Anselmi, Renato Nicolini e Marcello Sestito, Zaha Hadid e Patrik Schumacher, Andra Branzi, Alberto Cruz e Bruno Barla, Lebbeus Woods e Christoph a. Kumpusch, Richard England e Matthew James Mercieca, Patricio Pouchulu, Sozana e Dimitris Antonakakis, Franco Purini e Laura Thermes, Pancho Guedes, Acconci Studio, Paolo Portoghesi, Clorindo Testa, Ugo La pietra, Vittorio Giorgini e Marco Del Francia, Paolo Soleri e Marco Felici, Jo Coenen.

La "Palazzata BIFRONTE" / Sestito, Marcello. - 1:(2015), pp. 88-92.

La "Palazzata BIFRONTE"

SESTITO, Marcello
Writing – Original Draft Preparation
2015-01-01

Abstract

Marcello Sèstito LA “PALAZZATA BIFRONTE” L’aver selezionato protagonisti della scena architettonica internazionale, alla realizzazione della nuova Palazzata Urbana, in occasione del centenario dal fatidico sisma del 1908, così distanti nei loro intendimenti, ha indotto l’Architettura a presentarsi non più come campo d’opposizioni ma come terreno di convivenza in cui ogni singolo progetto avanza le sue pretese, non solo per soddisfare pur non semplici esigenze formali, ma reagendo al sisma con un proprio “sismogramma”. I moti tellurici distinti nell’ondulatorio, nel sussultorio e nel rotatorio sono stati abilmente assorbiti nei progetti. I morfemi enucleati si propongono allora come aforismi, atti poetici, prototipi ideali, paradossi temporali, cortocircuiti concettuali che avendo introiettato la devastante forza distruttrice della natura la traducono ad un livello più alto di definizione. Gli architetti invitati che hanno aderito con il loro progetto: Nox-Aspx, Denis Santachiara, Alessandro Anselmi, Renato Nicolini e Marcello Sestito, Zaha Hadid e Patrik Schumacher, Andra Branzi, Alberto Cruz e Bruno Barla, Lebbeus Woods e Christoph a. Kumpusch, Richard England e Matthew James Mercieca, Patricio Pouchulu, Sozana e Dimitris Antonakakis, Franco Purini e Laura Thermes, Pancho Guedes, Acconci Studio, Paolo Portoghesi, Clorindo Testa, Ugo La pietra, Vittorio Giorgini e Marco Del Francia, Paolo Soleri e Marco Felici, Jo Coenen.
2015
9788874992980
Architettura, Palazzata, Progetto,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/11387
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