Le “città rigenerative” sono quelle che più di altre eludendo ogni possibile dimensione urbana gerarchica, si affidano alla capacità delle trasformazioni come effetti delle agopunture urbane e del loro potere di sprigionare altri valori ed energie vitali. È proprio quell’“urbanismo vulnerabile”, così definito da Ellin, che considera l’utente non più un prodotto delle trasformazioni, ma come collaboratore di una progettazione sostenibile basata su “un contesto che rigenera e si rigenera”. Questa traiettoria, trova nel “metabolismo urbano circolare” (flussi di materie, energie, acqua, verde, suolo come risorse e come servizi ecosistemici) e nelle “attività di riciclo” (repair and reclaim), la sua più fervida dimensione produttiva sulle architetture e sui territori; diventa la direzione percorribile su progetti di innovazione e sostenibilità delle trasformazioni e sui processi aperti e auto-informati delle “comunità in transizione”.

“Impact regenerative design” : paradigmi, strategie e mappature. Tecnologie abilitanti nella città-laboratorio per la città metropolitana di Reggio Calabria, / Nava, Consuelo. - 1:(2017), pp. 224-230.

“Impact regenerative design” : paradigmi, strategie e mappature. Tecnologie abilitanti nella città-laboratorio per la città metropolitana di Reggio Calabria,

NAVA, Consuelo
Membro del Collaboration Group
2017-01-01

Abstract

Le “città rigenerative” sono quelle che più di altre eludendo ogni possibile dimensione urbana gerarchica, si affidano alla capacità delle trasformazioni come effetti delle agopunture urbane e del loro potere di sprigionare altri valori ed energie vitali. È proprio quell’“urbanismo vulnerabile”, così definito da Ellin, che considera l’utente non più un prodotto delle trasformazioni, ma come collaboratore di una progettazione sostenibile basata su “un contesto che rigenera e si rigenera”. Questa traiettoria, trova nel “metabolismo urbano circolare” (flussi di materie, energie, acqua, verde, suolo come risorse e come servizi ecosistemici) e nelle “attività di riciclo” (repair and reclaim), la sua più fervida dimensione produttiva sulle architetture e sui territori; diventa la direzione percorribile su progetti di innovazione e sostenibilità delle trasformazioni e sui processi aperti e auto-informati delle “comunità in transizione”.
2017
97888624220000
tecnologie abilitanti; città rigenerative; design driven innovation
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/11454
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