Ristabilire i rapporti tra la natura ed i processi antropici è la vera occasione offerta dalla cosiddetta kρίσις, crisi. Cioè svolta per città e territori di modificare il modello di sviluppo che dalla prima rivoluzione industriale sta alla base della costruzione della città moderna e quindi per proporre una filosofia ecologica , sia che si seguano le logiche della massimizzazione del rientro di capitale che quelle dell’ecologia umana (Appold & Kasarda, 1990). La filosofia dominante è stata quella di forzare le risorse ambientali con scelte localizzative inizialmente coerenti con il territorio ma via via sempre più indifferenti ad essi. In antichità la potenza dello sfruttamento e trasformazione delle risorse naturali e/o del territorio era “lento” e comunque consentiva processi adattivi che garantivano la riproducibilità delle risorse stesse . Sono tre gli aspetti che vengono trattati: quello storico/culturale, il rapporto con le tematiche della cosiddetta sostenibilità, la proposizione di scenari possibili e/o auspicabili. La finalità è evidenziare come seguendo l’evoluzione dei processi antropici - oggi sempre più da declinare con attenzione ed in coerenza con le risorse naturali e quindi la loro difficile o spesso impossibile riproducibilità - siano ipotizzabili nuove, prima mai avute, modalità di vita, organizzazioni del territorio e degli spazi. La ricerca Sottosuoli urbani in tal senso è un valido campo di riflessione teorica ed al tempo stesso di sperimentazione. Evidenziando che nell’epoca del riscaldamento globale le opportunità offerte dalla terra sono molteplici e sotto più aspetti: da quelli materici fino a giungere ad un ripensamento organizzativo, funzionale e formale dello spazio.

Dalle origini ipogee alla città contemporanea: un'utile alleanza ecologica

ARAGONA, Stefano
2015-01-01

Abstract

Ristabilire i rapporti tra la natura ed i processi antropici è la vera occasione offerta dalla cosiddetta kρίσις, crisi. Cioè svolta per città e territori di modificare il modello di sviluppo che dalla prima rivoluzione industriale sta alla base della costruzione della città moderna e quindi per proporre una filosofia ecologica , sia che si seguano le logiche della massimizzazione del rientro di capitale che quelle dell’ecologia umana (Appold & Kasarda, 1990). La filosofia dominante è stata quella di forzare le risorse ambientali con scelte localizzative inizialmente coerenti con il territorio ma via via sempre più indifferenti ad essi. In antichità la potenza dello sfruttamento e trasformazione delle risorse naturali e/o del territorio era “lento” e comunque consentiva processi adattivi che garantivano la riproducibilità delle risorse stesse . Sono tre gli aspetti che vengono trattati: quello storico/culturale, il rapporto con le tematiche della cosiddetta sostenibilità, la proposizione di scenari possibili e/o auspicabili. La finalità è evidenziare come seguendo l’evoluzione dei processi antropici - oggi sempre più da declinare con attenzione ed in coerenza con le risorse naturali e quindi la loro difficile o spesso impossibile riproducibilità - siano ipotizzabili nuove, prima mai avute, modalità di vita, organizzazioni del territorio e degli spazi. La ricerca Sottosuoli urbani in tal senso è un valido campo di riflessione teorica ed al tempo stesso di sperimentazione. Evidenziando che nell’epoca del riscaldamento globale le opportunità offerte dalla terra sono molteplici e sotto più aspetti: da quelli materici fino a giungere ad un ripensamento organizzativo, funzionale e formale dello spazio.
2015
9788874627141
Città contemporanea ipogea; Alleanza uomo natura; Città ecologica
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