Il giardino della nobildonna inglese Lady Florence a Taormina, oggi Parco Giovanni Colonna, Duca di Cesarò, realizzato alla fine del XIX secolo, durante un’importante momento di rinascita e turismo elitario che vede nella città sicula una meta privilegiata, rappresenta un vero e proprio emblema del gusto inglese diffusosi nel Sud Italia già dalla fine del 1700. Esso, in coerenza con gli stili del giardino romantico inglese, si caratterizza per un forte eclettismo dato dal connubio tra elementi mediterranei ed elementi esotici orientali. Emblema di questa eterogeneità sono le torrette dette “beehives” fatte costruire dalla nobildonna come luoghi di svago ispirandosi alle pagode orientali. Ad oggi lo stato di conoscenza e conservazione di tali strutture risulta molto compromesso a causa della mancata manutenzione. Proprio per tale ragione è stato previsto un intervento di recupero teso alla messa in sicurezza di parte dei beni architettonici presenti così da riconsegnarli alla pubblica fruibilità e godibilità che meritano e ad ora impossibilitata. Alla luce di tale previsione, si presenta in tale sede una ricerca finalizzata ad incrementare la parte conoscitiva del contesto e delle sue strutture oggetto di restauro, nello specifico della torretta maggiore del giardino (torretta 4), al fine oltre che di avviare un primo supporto alle indagini preliminari al progetto, anche di incrementare la conoscenza e l’interesse a pianificare futuri e più mirati approfondimenti nei confronti di un luogo tanto d’eccezione quanto sottovalutato.

Il giardino ottocentesco della Villa Comunale di Taormina. Ricerca storica, primo approccio conoscitivo e prospettive di studio del più grande “beehive”

Cascone S;
2021-01-01

Abstract

Il giardino della nobildonna inglese Lady Florence a Taormina, oggi Parco Giovanni Colonna, Duca di Cesarò, realizzato alla fine del XIX secolo, durante un’importante momento di rinascita e turismo elitario che vede nella città sicula una meta privilegiata, rappresenta un vero e proprio emblema del gusto inglese diffusosi nel Sud Italia già dalla fine del 1700. Esso, in coerenza con gli stili del giardino romantico inglese, si caratterizza per un forte eclettismo dato dal connubio tra elementi mediterranei ed elementi esotici orientali. Emblema di questa eterogeneità sono le torrette dette “beehives” fatte costruire dalla nobildonna come luoghi di svago ispirandosi alle pagode orientali. Ad oggi lo stato di conoscenza e conservazione di tali strutture risulta molto compromesso a causa della mancata manutenzione. Proprio per tale ragione è stato previsto un intervento di recupero teso alla messa in sicurezza di parte dei beni architettonici presenti così da riconsegnarli alla pubblica fruibilità e godibilità che meritano e ad ora impossibilitata. Alla luce di tale previsione, si presenta in tale sede una ricerca finalizzata ad incrementare la parte conoscitiva del contesto e delle sue strutture oggetto di restauro, nello specifico della torretta maggiore del giardino (torretta 4), al fine oltre che di avviare un primo supporto alle indagini preliminari al progetto, anche di incrementare la conoscenza e l’interesse a pianificare futuri e più mirati approfondimenti nei confronti di un luogo tanto d’eccezione quanto sottovalutato.
2021
978-88-96386-62-0
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