Negli ultimi tre decenni, le “città e i loro territori di margine” hanno assunto un ruolo chiave nel dibattito internazionale e nelle politiche e nei programmi per lo sviluppo sostenibile. In particolare, le aree interne in Italia, per i quali la Strategia Nazionale Aree Interne – SNAI1 ha adottato un approccio secondo cui è possibile slegare la condizione di marginalità dall’appartenenza geogra!ca2, sono luogo di sperimentazione di azioni rigenerative esercitate “dal basso”, che ri-leggono in maniera creativa la cultura, la memoria, l’identità e i paesaggi delle comunità insediate e ne riconoscono il valore in termini di capitale territoriale3, sociale ed economico, contribuendo così, ad aumentare il loro grado di sostenibilità, innovazione e resilienza. La tendenza è quella di sperimentare nuove pratiche di sviluppo locale e co-design, basate sulla partecipazione e sul trasferimento di conoscenze nel campo dell’innovazione e delle tecnologie di processo, agendo secondo “sistemi distribuiti”, come “[…] il risultato di processi complessi e innovativi in cui le componenti tecnologiche non possono essere separate da quelle sociali”4. Nei territori interni, tali temi trovano applicazione in esperienze d’innovazione guidate da una comunità di epistemé (guida strategica e creativa) e una comunità delle pratiche (gestione e marketing quotidiani)5 e si inseriscono all’interno tanto del quadro dei programmi d’azione per lo sviluppo sostenibile a livello globale, come Agenda 2030 ONU (2015), quanto di quello delle strategie a livello nazionale con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI).
Co-design e tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle aree interne calabresi. Sperimentazioni progettuali in Calabria: il "Rural Making Lab" di Pensando Meridiano / Mangano, Giuseppe. - (2022), pp. 174-178.
Co-design e tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle aree interne calabresi. Sperimentazioni progettuali in Calabria: il "Rural Making Lab" di Pensando Meridiano
mangano giuseppe
2022-01-01
Abstract
Negli ultimi tre decenni, le “città e i loro territori di margine” hanno assunto un ruolo chiave nel dibattito internazionale e nelle politiche e nei programmi per lo sviluppo sostenibile. In particolare, le aree interne in Italia, per i quali la Strategia Nazionale Aree Interne – SNAI1 ha adottato un approccio secondo cui è possibile slegare la condizione di marginalità dall’appartenenza geogra!ca2, sono luogo di sperimentazione di azioni rigenerative esercitate “dal basso”, che ri-leggono in maniera creativa la cultura, la memoria, l’identità e i paesaggi delle comunità insediate e ne riconoscono il valore in termini di capitale territoriale3, sociale ed economico, contribuendo così, ad aumentare il loro grado di sostenibilità, innovazione e resilienza. La tendenza è quella di sperimentare nuove pratiche di sviluppo locale e co-design, basate sulla partecipazione e sul trasferimento di conoscenze nel campo dell’innovazione e delle tecnologie di processo, agendo secondo “sistemi distribuiti”, come “[…] il risultato di processi complessi e innovativi in cui le componenti tecnologiche non possono essere separate da quelle sociali”4. Nei territori interni, tali temi trovano applicazione in esperienze d’innovazione guidate da una comunità di epistemé (guida strategica e creativa) e una comunità delle pratiche (gestione e marketing quotidiani)5 e si inseriscono all’interno tanto del quadro dei programmi d’azione per lo sviluppo sostenibile a livello globale, come Agenda 2030 ONU (2015), quanto di quello delle strategie a livello nazionale con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI).File | Dimensione | Formato | |
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