The Sicily, for its inhabitants, it is something more than cities, houses, streets and landscapes. It is, to put it with Sciascia, a metaphor. In these notes I try to reconstruct the sicilian collective imaginary through the words of authors as Verga, Pirandello, Sciascia, Vittorini. I selected fourteen novels written in the last 150 years, from the Unification of Italy. In these works, the description of the Sicilian landscape is fragmented and, in my opinion, for this more pervasive. The objective of this research is to reconstruct, through the words, the archetypal elements of the Sicilian landscape.

La Sicilia è, per i suoi abitanti, qualcosa in più della somma di città, case, strade e paesaggi. È, per dirla con Sciascia, una metafora. Dietro ogni aspetto del paesaggio siciliano c’è una forma di rêverie, di déjà vu che consente di passare da un piano all’altro: dall’osservazione al ricordo, alla sensazione di aver intuito, più che visto, una certa cosa. In queste note vorrei provare a descrivere quanto del paesaggio siciliano è entrato a far parte dell’immaginario collettivo attraverso le descrizioni di chi questa Sicilia l’ha avuta nel sangue e negli occhi dalla nascita. Ho selezionato alcuni romanzi molto popolari di autori siciliani, scritti negli ultimi 150 anni, dall’Unità d’Italia. In queste opere la descrizione del paesaggio siciliano è incidentale e, a mio avviso, proprio per questo pervasiva. Chi legge, infatti, non è in cerca di una descrizione della Sicilia ma, distratto dalle vicende dei protagonisti, assorbe quasi inconsciamente il punto di vista dell’autore.

Paesaggi di carta / Arena, Marinella. - 1:(2012), pp. 155-161.

Paesaggi di carta

ARENA, Marinella
2012-01-01

Abstract

The Sicily, for its inhabitants, it is something more than cities, houses, streets and landscapes. It is, to put it with Sciascia, a metaphor. In these notes I try to reconstruct the sicilian collective imaginary through the words of authors as Verga, Pirandello, Sciascia, Vittorini. I selected fourteen novels written in the last 150 years, from the Unification of Italy. In these works, the description of the Sicilian landscape is fragmented and, in my opinion, for this more pervasive. The objective of this research is to reconstruct, through the words, the archetypal elements of the Sicilian landscape.
2012
978-88-548-4480-3
La Sicilia è, per i suoi abitanti, qualcosa in più della somma di città, case, strade e paesaggi. È, per dirla con Sciascia, una metafora. Dietro ogni aspetto del paesaggio siciliano c’è una forma di rêverie, di déjà vu che consente di passare da un piano all’altro: dall’osservazione al ricordo, alla sensazione di aver intuito, più che visto, una certa cosa. In queste note vorrei provare a descrivere quanto del paesaggio siciliano è entrato a far parte dell’immaginario collettivo attraverso le descrizioni di chi questa Sicilia l’ha avuta nel sangue e negli occhi dalla nascita. Ho selezionato alcuni romanzi molto popolari di autori siciliani, scritti negli ultimi 150 anni, dall’Unità d’Italia. In queste opere la descrizione del paesaggio siciliano è incidentale e, a mio avviso, proprio per questo pervasiva. Chi legge, infatti, non è in cerca di una descrizione della Sicilia ma, distratto dalle vicende dei protagonisti, assorbe quasi inconsciamente il punto di vista dell’autore.
sicilia; archetipo; paesaggio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/12955
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