Il Lido “Nervi” di Reggio Calabria costituisce uno dei documenti del Moderno più importanti della città dello Stretto; ed anche un testo architettonico che precorre i tempi, dal momento che il progetto firmato negli anni sessanta da Pier Luigi Nervi, per l’estensione di circa un chilometro e per i servizi urbani previsti (2000 cabine, piazza pedonale, piscina coperta, dancings, negozi, parcheggi, clubs, cinema-teatro, ristoranti), può essere considerato il primo moderno waterfront in Italia. Ragioni urbanistiche ed economiche hanno determinato solo una parziale realizzazione del complesso balneare, negli anni settanta, ad opera dello Studio La Face & Ziparo: che ne ha curato gli esecutivi e la costruzione, secondo principî concordati con lo stesso Nervi. Per questo motivo i restauri, che oggi si rendono indispensabili nel Lido, sono contestati da quanti lo giudicano un’opera apocrifa di Nervi e addirittura un ingombro di cemento che finirebbe per ostacolare il collegamento tra i due nuovi musei progettati da Z. Hadid sul lungomare della città; mentre altri, come chi scrive, considerano il Lido un’opera, per quanto mutila, corrispondente al disegno urbano di Nervi, e insomma un’opera che Reggio C. – priva di monumenti dopo il terremoto del 1908 – deve conservare con la massima cura. La questione, dunque, non è solo filologica: infatti, non si tratta di indagare il valore di una esatta o errata attribuzione; ma di decidere se e quanto “liberamente” (fino alla demolizione, per i suoi detrattori) si debba intervenire sull’opera
Il Lido Comunale di Pier Luigi Nervi a Reggio Calabria: recupero o demolizione? / Arcidiacono, Giuseppe Carlo. - 10:(2015), pp. 38-42.
Il Lido Comunale di Pier Luigi Nervi a Reggio Calabria: recupero o demolizione?
ARCIDIACONO, Giuseppe Carlo
2015-01-01
Abstract
Il Lido “Nervi” di Reggio Calabria costituisce uno dei documenti del Moderno più importanti della città dello Stretto; ed anche un testo architettonico che precorre i tempi, dal momento che il progetto firmato negli anni sessanta da Pier Luigi Nervi, per l’estensione di circa un chilometro e per i servizi urbani previsti (2000 cabine, piazza pedonale, piscina coperta, dancings, negozi, parcheggi, clubs, cinema-teatro, ristoranti), può essere considerato il primo moderno waterfront in Italia. Ragioni urbanistiche ed economiche hanno determinato solo una parziale realizzazione del complesso balneare, negli anni settanta, ad opera dello Studio La Face & Ziparo: che ne ha curato gli esecutivi e la costruzione, secondo principî concordati con lo stesso Nervi. Per questo motivo i restauri, che oggi si rendono indispensabili nel Lido, sono contestati da quanti lo giudicano un’opera apocrifa di Nervi e addirittura un ingombro di cemento che finirebbe per ostacolare il collegamento tra i due nuovi musei progettati da Z. Hadid sul lungomare della città; mentre altri, come chi scrive, considerano il Lido un’opera, per quanto mutila, corrispondente al disegno urbano di Nervi, e insomma un’opera che Reggio C. – priva di monumenti dopo il terremoto del 1908 – deve conservare con la massima cura. La questione, dunque, non è solo filologica: infatti, non si tratta di indagare il valore di una esatta o errata attribuzione; ma di decidere se e quanto “liberamente” (fino alla demolizione, per i suoi detrattori) si debba intervenire sull’operaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.