La memoria è stata suddivisa in due parti. Nella prima parte sono state prese in esame tre tra le più importanti equazioni empiriche che interpretano l’evoluzione nel tempo dello linea di riva: il modello della spirale logaritmica (Krumbein, 1944, Yasso, 1965), della tangente iperbolica (Moreno & Kraus, 1999; Martino et al., 2003) e della forma parabolica (Hsu & Evans, 1989; Silvester & Hsu, 1997, Gonzàlez & Medina, 1999). I predetti modelli considerano sistemi di riferimento, origini e parametri di controllo diversi a seconda della geometria della baia. Inoltre, sono stati analizzati i modelli di Hsu & Silvester (1990) e Gonzàlez & Medina (2000) che descrivono la formazione di un tombolo o di un saliente a tergo di una barriera frangiflutti di protezione costiera. Nella seconda parte il profilo di spiaggia ottenuto con i predetti modelli è stato confrontato con quello ricavato nel mare di Reggio Calabria nell’esperimento RC 1994. Da tale confronto è emerso che quello di Gonzàlez & Medina (2000) interpreta al meglio il profilo sperimentale. Inoltre si è verificata la validità di tale modello confrontandolo con l’attuale profilo di equilibrio di un tratto di litorale situato sul versante tirrenico della Calabria, a Sud della provincia di Vibo Valentia. Anche in questo caso si è ricavata una piena corrispondenza tra il profilo di spiaggia attuale e quello previsto dal modello di Gonzàlez e Medina (2000). Applicando la stessa procedura alla baia immediatamente a Sud si è osservato che il modello parabolico continua ad essere valido soprattutto nel tratto di litorale immediatamente sotto costa. Infine per l’applicazione sono stati utilizzati i dati UKMO che forniscono l’altezza ed il periodo dell’onda significativa generata da un vento avente, per un prefissato intervallo di tempo, velocità e direzione costanti lungo una porzione della superficie marina ove si esplicano i processi di trasferimento di energia dal vento alle onde.
SULLA DEFORMAZIONE DEI LITORALI. PARTE I: ANALISI DI DIVERSI MODELLO DI CALCOLO. PARTE II: APPLICAZIONE ALLE COSTE CALABRE / Barbaro, Giuseppe. - I:(2009), pp. 561-588. (Intervento presentato al convegno XXX Corso di aggiornamento in Tecniche per la difesa dall’inquinamento tenutosi a Guardia Piemontese nel Giugno 2009).
SULLA DEFORMAZIONE DEI LITORALI. PARTE I: ANALISI DI DIVERSI MODELLO DI CALCOLO. PARTE II: APPLICAZIONE ALLE COSTE CALABRE
BARBARO, Giuseppe
2009-01-01
Abstract
La memoria è stata suddivisa in due parti. Nella prima parte sono state prese in esame tre tra le più importanti equazioni empiriche che interpretano l’evoluzione nel tempo dello linea di riva: il modello della spirale logaritmica (Krumbein, 1944, Yasso, 1965), della tangente iperbolica (Moreno & Kraus, 1999; Martino et al., 2003) e della forma parabolica (Hsu & Evans, 1989; Silvester & Hsu, 1997, Gonzàlez & Medina, 1999). I predetti modelli considerano sistemi di riferimento, origini e parametri di controllo diversi a seconda della geometria della baia. Inoltre, sono stati analizzati i modelli di Hsu & Silvester (1990) e Gonzàlez & Medina (2000) che descrivono la formazione di un tombolo o di un saliente a tergo di una barriera frangiflutti di protezione costiera. Nella seconda parte il profilo di spiaggia ottenuto con i predetti modelli è stato confrontato con quello ricavato nel mare di Reggio Calabria nell’esperimento RC 1994. Da tale confronto è emerso che quello di Gonzàlez & Medina (2000) interpreta al meglio il profilo sperimentale. Inoltre si è verificata la validità di tale modello confrontandolo con l’attuale profilo di equilibrio di un tratto di litorale situato sul versante tirrenico della Calabria, a Sud della provincia di Vibo Valentia. Anche in questo caso si è ricavata una piena corrispondenza tra il profilo di spiaggia attuale e quello previsto dal modello di Gonzàlez e Medina (2000). Applicando la stessa procedura alla baia immediatamente a Sud si è osservato che il modello parabolico continua ad essere valido soprattutto nel tratto di litorale immediatamente sotto costa. Infine per l’applicazione sono stati utilizzati i dati UKMO che forniscono l’altezza ed il periodo dell’onda significativa generata da un vento avente, per un prefissato intervallo di tempo, velocità e direzione costanti lungo una porzione della superficie marina ove si esplicano i processi di trasferimento di energia dal vento alle onde.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.