Ponendosi nella prospettiva del management nella quale trovano sintesi unitaria i processi gestionali, organizzativi e di controllo, appare del tutto evidente che la delicata funzione armonizzatrice degli interessi convergenti negli istituti pubblici tragga un rilevante contributo dalla comunicazione del bilancio sociale agli stakeholder. Esso, tuttavia, deve essere concepito come strumento di programmazione e controllo e di reporting (comunicazione interna), oltre che di comunicazione e di rendicontazione sociale (comunicazione esterna), e deve essere redatto in stretta coordinazione con i processi di pianificazione strategica, programmazione e controllo. Soltanto per questa via può offrire un reale contributo al governo delle relazioni con gli interlocutori sociali ed assurgere a strumento: a) di controllo ex ante della sostenibilità finanziaria degli investimenti programmati in vista del raggiungimento degli obiettivi sociali; b) di monitoraggio dello stato di realizzazione degli stessi (controllo concomitante); c) di valutazione della performance sociale. Impegnando effettivamente le amministrazioni pubbliche all’investimento delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi sociali, mediante l’inserimento delle spese previste in vista del perseguimento degli obiettivi sociali e dei relativi stanziamenti nei bilanci preventivi (pluriennale e annuale), è possibile ridurre i costi di transazione che inevitabilmente si originano a causa della naturale tendenza degli interlocutori sociali a massimizzare la propria funzione di utilità. È infatti ragionevole ritenere che, opportunamente informati mediante un bilancio sociale redatto nel modo che si è appena descritto, coloro che beneficeranno dei risultati derivanti dalla realizzazione dei piani e dei programmi saranno indotti, da un lato, ad apportare in un clima di coesione e consenso le risorse necessarie alla sua efficace realizzazione, e dall’altro, a ridurre le resistenze ed i comportamenti opportunistici. Il collegamento con i bilanci consuntivi e con un adeguato sistema di reporting sociale, inoltre, è indispensabile per valutare i risultati sociali conseguiti e per attuare, in corso d’esercizio, gli interventi correttivi che dovessero risultare necessari. Affinché il bilancio sociale possa assolvere efficacemente tali funzioni è necessario, inoltre, definirne correttamente il contenuto informativo. La particolare configurazione dell’assetto istituzionale e degli interessi perseguiti dalle amministrazioni pubbliche potrebbe indurre ad una definizione troppo ampia dell’oggetto di tale documento. In effetti, tutte le politiche perseguite ed i risultati conseguiti dalle aziende pubbliche, direttamente o indirettamente, possono essere ricondotte alla finalità soddisfare le attese della collettività. È di tutta evidenza che assumendo una tale impostazione che rende, di fatto, indefinito l’oggetto del bilancio sociale si corre il rischio di rendere inefficace il suo utilizzo.

Il bilancio sociale nel governo delle relazioni con gli stakeholder e nella programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche / Nicolò, D.. - (2007), pp. 160-174. (Intervento presentato al convegno Lo standard G.B.S. per la rendicontazione sociale nella pubblica amministrazione. Riflessioni a confronto tenutosi a Caserta nel 23-24 febbraio 2006).

Il bilancio sociale nel governo delle relazioni con gli stakeholder e nella programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche

Nicolò D.
2007-01-01

Abstract

Ponendosi nella prospettiva del management nella quale trovano sintesi unitaria i processi gestionali, organizzativi e di controllo, appare del tutto evidente che la delicata funzione armonizzatrice degli interessi convergenti negli istituti pubblici tragga un rilevante contributo dalla comunicazione del bilancio sociale agli stakeholder. Esso, tuttavia, deve essere concepito come strumento di programmazione e controllo e di reporting (comunicazione interna), oltre che di comunicazione e di rendicontazione sociale (comunicazione esterna), e deve essere redatto in stretta coordinazione con i processi di pianificazione strategica, programmazione e controllo. Soltanto per questa via può offrire un reale contributo al governo delle relazioni con gli interlocutori sociali ed assurgere a strumento: a) di controllo ex ante della sostenibilità finanziaria degli investimenti programmati in vista del raggiungimento degli obiettivi sociali; b) di monitoraggio dello stato di realizzazione degli stessi (controllo concomitante); c) di valutazione della performance sociale. Impegnando effettivamente le amministrazioni pubbliche all’investimento delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi sociali, mediante l’inserimento delle spese previste in vista del perseguimento degli obiettivi sociali e dei relativi stanziamenti nei bilanci preventivi (pluriennale e annuale), è possibile ridurre i costi di transazione che inevitabilmente si originano a causa della naturale tendenza degli interlocutori sociali a massimizzare la propria funzione di utilità. È infatti ragionevole ritenere che, opportunamente informati mediante un bilancio sociale redatto nel modo che si è appena descritto, coloro che beneficeranno dei risultati derivanti dalla realizzazione dei piani e dei programmi saranno indotti, da un lato, ad apportare in un clima di coesione e consenso le risorse necessarie alla sua efficace realizzazione, e dall’altro, a ridurre le resistenze ed i comportamenti opportunistici. Il collegamento con i bilanci consuntivi e con un adeguato sistema di reporting sociale, inoltre, è indispensabile per valutare i risultati sociali conseguiti e per attuare, in corso d’esercizio, gli interventi correttivi che dovessero risultare necessari. Affinché il bilancio sociale possa assolvere efficacemente tali funzioni è necessario, inoltre, definirne correttamente il contenuto informativo. La particolare configurazione dell’assetto istituzionale e degli interessi perseguiti dalle amministrazioni pubbliche potrebbe indurre ad una definizione troppo ampia dell’oggetto di tale documento. In effetti, tutte le politiche perseguite ed i risultati conseguiti dalle aziende pubbliche, direttamente o indirettamente, possono essere ricondotte alla finalità soddisfare le attese della collettività. È di tutta evidenza che assumendo una tale impostazione che rende, di fatto, indefinito l’oggetto del bilancio sociale si corre il rischio di rendere inefficace il suo utilizzo.
2007
978-88-464-8255-6
Bilancio sociale; Budget sociale; Amministrazioni pubbliche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/13940
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