The scientific debate highlights how the era of digital media has transformed heritage education practices, transforming cultural heritage into a hybrid text that unites and tells stories in contexts never explored before, through a continuum of tangible and intangible elements linked over time and in space. The present contribution focuses attention on the process of (re)elaboration of the heritage in a perspective of new media literacy and proposes as a case study a lab- oratory path which foresees, starting from a site-specific experience, the creation of a unreleased digital.

Le piccolissime città di questa ricerca, svuotate da un inarrestabile calo demografico, sono in bilico fra attaccamento e abbandono. Gli abitanti rimasti, spesso anziani, sono i depositari della memoria collettiva che raccoglie il patrimonio immateriale di sentimenti, esperienze, percezioni. Questo articolo si propone di offrire uno ‘sguardo ampio’ per rappresentare la componente immateriale ed emotiva di queste città. Le immagini del passato, personali e sociali, sono la materializzazione della memoria collettiva. A partire da queste ultime l’articolo elabora tre modalità di rappresentazione urbana: mappe emozionali, ritratti urbani e rêverie.

Imago memoriae

marinella arena
2023-01-01

Abstract

The scientific debate highlights how the era of digital media has transformed heritage education practices, transforming cultural heritage into a hybrid text that unites and tells stories in contexts never explored before, through a continuum of tangible and intangible elements linked over time and in space. The present contribution focuses attention on the process of (re)elaboration of the heritage in a perspective of new media literacy and proposes as a case study a lab- oratory path which foresees, starting from a site-specific experience, the creation of a unreleased digital.
2023
978 88 99586 32 4
978 88 99586 32 4
Le piccolissime città di questa ricerca, svuotate da un inarrestabile calo demografico, sono in bilico fra attaccamento e abbandono. Gli abitanti rimasti, spesso anziani, sono i depositari della memoria collettiva che raccoglie il patrimonio immateriale di sentimenti, esperienze, percezioni. Questo articolo si propone di offrire uno ‘sguardo ampio’ per rappresentare la componente immateriale ed emotiva di queste città. Le immagini del passato, personali e sociali, sono la materializzazione della memoria collettiva. A partire da queste ultime l’articolo elabora tre modalità di rappresentazione urbana: mappe emozionali, ritratti urbani e rêverie.
Digital heritage, New media, Education, Participation.
Patrimonio digitale, New media, Formazione, Partecipazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/139526
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