Nei contesti agricoli mediterranei è ormai consolidato l’impiego di compost di qualità per contrastare i processi di degradazione e favorire il ripristino della fertilità, soprattutto su suoli con limitazioni d’uso o nelle aree sottoposte a forme di gestione intensiva e non conservativa. L’azienda agricola Terzeria, sita nella piana di Sibari (CS), presenta nei suoi confini aziendali tipologie diversificate di suoli, tra cui terreni che per caratteristiche idrauliche (drenaggio interno lento) e pedochimiche (orizzonti profondi salini), presentano severe limitazioni, restringendone la destinazione d’uso alla coltivazione del riso in omosuccessione. L’ambiente di risaia è caratterizzato da granulometrie per lo più limose, che favoriscono prolungati periodi di sommersione e di saturazione idrica, con conseguenti dinamiche legate al ciclo del carbonio e dei nutrienti differenti rispetto ad altre gestioni colturali. Scopo del presente lavoro è stato quello monitorare in una situazione di pieno campo l’evoluzione della fertilità biologica di un suolo di risaia durante un ciclo colturale (da gennaio 2022 a marzo 2023) che ha previsto lavorazioni convenzionali di preparazione del terreno in aprile, ammendamento (8 t/ha) con compost TerrasanaBio® ottenuto per bioconversione controllata di FORSU, semina del cereale (Oryza sativa L. var. Karnak) in maggio, sommersione fino a settembre e raccolta della granella in ottobre. La sperimentazione è stata allestita su una superficie complessiva di 2 ha all’interno della quale sono state individuate le due aree di saggio (suolo ammendato vs non ammendato) con 5 repliche ciascuna. Sui campioni di suolo, prelevati a scala temporale crescente (da giorni a mesi dopo l’ammendamento), sono state determinate le variabili fisiche e chimiche, oltre a quelle biochimiche che hanno permesso di calcolare l’indice di fertilità biologica (BFI), un indicatore sintetico che esprime la classe di fertilità del suolo combinando sei variabili funzionalmente collegate al ciclo del C. I risultati mostrano che oltre alle attese significative variazioni del C ed N totale, la respirazione basale e il C della biomassa microbica rappresentano gli indicatori più sensibili all’aggiunta di compost al suolo. Il BFI evidenzia una spiccata resilienza del sistema risaia che assorbe il “disturbo” dell’ammendamento dopo 16 settimane dal trattamento, risultando maggiormente influenzato, nelle variazioni dei parametri ad esso collegati, alle fluttuazioni stagionali dei fattori climatici. Pur essendo stato validato in sistemi colturali dell’ambiente mediterraneo molto diversi (agricoli e forestali, seminativi e sistemi legnosi) ma riconducibili a suoli arieggiati, anche in suoli caratterizzati da condizioni prolungate di anaerobiosi, come nella risaia, il BFI presenta interessanti potenzialità applicative.

Indicatori della fertilità biologica in un suolo di risaia sottoposto ad ammendamento con compost in ambiente mediterraneo

Gelsomino A.
2023-01-01

Abstract

Nei contesti agricoli mediterranei è ormai consolidato l’impiego di compost di qualità per contrastare i processi di degradazione e favorire il ripristino della fertilità, soprattutto su suoli con limitazioni d’uso o nelle aree sottoposte a forme di gestione intensiva e non conservativa. L’azienda agricola Terzeria, sita nella piana di Sibari (CS), presenta nei suoi confini aziendali tipologie diversificate di suoli, tra cui terreni che per caratteristiche idrauliche (drenaggio interno lento) e pedochimiche (orizzonti profondi salini), presentano severe limitazioni, restringendone la destinazione d’uso alla coltivazione del riso in omosuccessione. L’ambiente di risaia è caratterizzato da granulometrie per lo più limose, che favoriscono prolungati periodi di sommersione e di saturazione idrica, con conseguenti dinamiche legate al ciclo del carbonio e dei nutrienti differenti rispetto ad altre gestioni colturali. Scopo del presente lavoro è stato quello monitorare in una situazione di pieno campo l’evoluzione della fertilità biologica di un suolo di risaia durante un ciclo colturale (da gennaio 2022 a marzo 2023) che ha previsto lavorazioni convenzionali di preparazione del terreno in aprile, ammendamento (8 t/ha) con compost TerrasanaBio® ottenuto per bioconversione controllata di FORSU, semina del cereale (Oryza sativa L. var. Karnak) in maggio, sommersione fino a settembre e raccolta della granella in ottobre. La sperimentazione è stata allestita su una superficie complessiva di 2 ha all’interno della quale sono state individuate le due aree di saggio (suolo ammendato vs non ammendato) con 5 repliche ciascuna. Sui campioni di suolo, prelevati a scala temporale crescente (da giorni a mesi dopo l’ammendamento), sono state determinate le variabili fisiche e chimiche, oltre a quelle biochimiche che hanno permesso di calcolare l’indice di fertilità biologica (BFI), un indicatore sintetico che esprime la classe di fertilità del suolo combinando sei variabili funzionalmente collegate al ciclo del C. I risultati mostrano che oltre alle attese significative variazioni del C ed N totale, la respirazione basale e il C della biomassa microbica rappresentano gli indicatori più sensibili all’aggiunta di compost al suolo. Il BFI evidenzia una spiccata resilienza del sistema risaia che assorbe il “disturbo” dell’ammendamento dopo 16 settimane dal trattamento, risultando maggiormente influenzato, nelle variazioni dei parametri ad esso collegati, alle fluttuazioni stagionali dei fattori climatici. Pur essendo stato validato in sistemi colturali dell’ambiente mediterraneo molto diversi (agricoli e forestali, seminativi e sistemi legnosi) ma riconducibili a suoli arieggiati, anche in suoli caratterizzati da condizioni prolungate di anaerobiosi, come nella risaia, il BFI presenta interessanti potenzialità applicative.
2023
9788894067972
Fertilità biologica, risaia, compost
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/140106
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