Il controllo della qualità ambientale di un progetto di architettura rappresenta uno dei requisiti più recenti ed essenziali dell’attività progettuale, il cui scopo principale è quello di controllare quei parametri fisici strettamente connessi alla definizione del microclima degli spazi confinati e del comfort ambientale. Si tratta di individuare parametri e relative metodologie in grado di controllare lo stato dell'ambiente, in funzione di esigenze derivanti da condizioni esistenziali e dalle attività degli utenti con riferimento ai fenomeni di "caldo", di "freddo", di "rumore", della "luce", della "purezza dell'aria", definendone l’insieme strutturato degli "intorni" ambientali. Ognuno di tali parametri può essere considerato come indicativo di una misura di qualità ambientale e al tempo stesso, può essere considerato come elemento iniziale di valutazione della cosiddetta "qualità tecnologica", cioè indicatore dell'efficacia della soluzione tecnico-costruttiva. Controllare la qualità ambientale del progetto, nella consapevolezza di questi aspetti, è evidentemente difficile. Anche perché, a questa nuova esigenza, si contrappongono diversi elementi sfavorevoli: l’aumento della complessità tecnologica del prodotto edilizio; l’introduzione di tecnologie nuove; la scarsa conoscenza del comportamento dei materiali da costruzione rispetto alle azioni esterne e nel tempo; la difficile misurabilità dei costi energetici e degli effetti inquinanti della produzione edilizia.
L’involucro e la qualità dell’aria / DE CAPUA, Alberto. - 1:(2004), pp. 19-23. (Intervento presentato al convegno Involucro ed edifici a basso impatto ambientale. Caratteri tecnologie e materiali tenutosi a Reggio Calabria nel 10/12 novembre 2003).
L’involucro e la qualità dell’aria
DE CAPUA, Alberto
2004-01-01
Abstract
Il controllo della qualità ambientale di un progetto di architettura rappresenta uno dei requisiti più recenti ed essenziali dell’attività progettuale, il cui scopo principale è quello di controllare quei parametri fisici strettamente connessi alla definizione del microclima degli spazi confinati e del comfort ambientale. Si tratta di individuare parametri e relative metodologie in grado di controllare lo stato dell'ambiente, in funzione di esigenze derivanti da condizioni esistenziali e dalle attività degli utenti con riferimento ai fenomeni di "caldo", di "freddo", di "rumore", della "luce", della "purezza dell'aria", definendone l’insieme strutturato degli "intorni" ambientali. Ognuno di tali parametri può essere considerato come indicativo di una misura di qualità ambientale e al tempo stesso, può essere considerato come elemento iniziale di valutazione della cosiddetta "qualità tecnologica", cioè indicatore dell'efficacia della soluzione tecnico-costruttiva. Controllare la qualità ambientale del progetto, nella consapevolezza di questi aspetti, è evidentemente difficile. Anche perché, a questa nuova esigenza, si contrappongono diversi elementi sfavorevoli: l’aumento della complessità tecnologica del prodotto edilizio; l’introduzione di tecnologie nuove; la scarsa conoscenza del comportamento dei materiali da costruzione rispetto alle azioni esterne e nel tempo; la difficile misurabilità dei costi energetici e degli effetti inquinanti della produzione edilizia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.