Il concorso del terzo nell’illecito civile degli amministratori di società

The research focuses on the phenomenon of third-party involvement (“secondary liability”) in the directors’ misconduct. It is divided into two parts: the first investigates the general issues of the civil liability of company directors and the complicity in tort law; the second describes the most relevant cases of secondary liability in corporate law. More specifically, the study concerns the possibility of extracting from corporate statutory law cases a general principle also applicable to non-statutory law cases. The research shows that the legal system intends to punish only some forms of third-party complicity, namely those consisting of interference in management. In this sense, it has been confirmed that secondary actors may be held responsible only in the presence of a particularly qualified subjective element, which has been called “interference malice”.

L’elaborato ha ad oggetto il fenomeno del concorso del terzo nell’illecito civile degli amministratori di società. Esso si articola in due parti: la prima dedicata all’approfondimento delle tematiche – di carattere generale – della responsabilità civile degli amministratori di società e del concorso nell’illecito civile; la seconda, a sua volta divisa in due sezioni, avente ad oggetto l’analisi dettagliata delle più rilevanti fattispecie (tipiche e atipiche) di concorso nell’illecito degli amministratori. L’ipotesi di ricerca riguarda, nello specifico, la possibilità di enucleare dalla disciplina positiva delle singole fattispecie di diritto societario oggetto di analisi un principio generale applicabile anche alle fattispecie atipiche. In effetti, pare che il legislatore abbia inteso punire a titolo di concorso soltanto alcune condotte partecipative, ossia le sole consistenti in un’ingerenza nella gestione; si ha, cioè, l’impressione che il concorso nell’illecito degli amministratori o è “concorso nella gestione” o non è. In questo senso si è trovato riscontro, nella dottrina che ha approfondito il tema dell’eterogestione, all’idea che la responsabilità del terzo concorrente sussista solo in presenza di un elemento soggettivo particolarmente qualificato, che si è denominato “dolo d’interferenza”.