Giovanni Battista Piranesi (Venezia, 1720 - Roma, 1778) è uno degli artisti più diversamente effigiati del Settecento. I suoi quattro ritratti “ufficiali”, differenti tra loro per tipologia, tecnica e datazione, ante e post mortem, riflettono altrettanti aspetti significativi del progetto di autorappresentazione artistica e sociale da lui messo in atto attraverso le sue pubblicazioni iconografiche sulle architetture romane antiche e moderne. Stabilendo personalmente forma e simbologia dei suoi due primi ritratti, su tela e in marmo, Piranesi passò dall’ostentazione identitaria del ruolo di architetto di nascita e formazione veneziana alla manifestazione magniloquente di architetto nobilitato, senza altre connotazioni peculiari. L’approdo a questa dimensione iconografica assoluta era il frutto di un lungo processo di autorappresentazione della singolare e autonoma attività di illustratore di antichità svolta da Piranesi sulla scena romana per una sempre più ampia platea internazionale. Un processo chiaramente percepibile mediante gli appellativi, le dediche e i complementi iconografici adoperati nei frontespizi, leggibili come una vera e propria narrazione diacronica di cui questo contributo riassume la parte iniziale relativa all’«architetto veneziano».
Immagine e autorappresentazione di Giovanni Battista Piranesi: l’«architetto veneziano» / Manfredi, Tommaso. - (2024), pp. 405-412.
Immagine e autorappresentazione di Giovanni Battista Piranesi: l’«architetto veneziano»
Tommaso Manfredi
2024-01-01
Abstract
Giovanni Battista Piranesi (Venezia, 1720 - Roma, 1778) è uno degli artisti più diversamente effigiati del Settecento. I suoi quattro ritratti “ufficiali”, differenti tra loro per tipologia, tecnica e datazione, ante e post mortem, riflettono altrettanti aspetti significativi del progetto di autorappresentazione artistica e sociale da lui messo in atto attraverso le sue pubblicazioni iconografiche sulle architetture romane antiche e moderne. Stabilendo personalmente forma e simbologia dei suoi due primi ritratti, su tela e in marmo, Piranesi passò dall’ostentazione identitaria del ruolo di architetto di nascita e formazione veneziana alla manifestazione magniloquente di architetto nobilitato, senza altre connotazioni peculiari. L’approdo a questa dimensione iconografica assoluta era il frutto di un lungo processo di autorappresentazione della singolare e autonoma attività di illustratore di antichità svolta da Piranesi sulla scena romana per una sempre più ampia platea internazionale. Un processo chiaramente percepibile mediante gli appellativi, le dediche e i complementi iconografici adoperati nei frontespizi, leggibili come una vera e propria narrazione diacronica di cui questo contributo riassume la parte iniziale relativa all’«architetto veneziano».File | Dimensione | Formato | |
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