Tesi sostenuta La ridefinizione del ruolo che i sistemi di beni ambientali (naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, identitari), pensati in un’ottica reticolare, possono assumere nelle politiche territoriali, nelle strategie di programmazione e nella progettazione sistemica dei contesti territoriali fragili, quali quelli del Mezzogiorno d’Italia, implica la necessità di una riflessione relativamente a una possibile ridefinizione delle modalità di pianificazione, progettazione e gestione di tali sistemi, che tenda all’integrazione con quello relativo all’intero contesto territoriale e prenda in considerazione la necessità di interagire con le realtà territoriali locali, e quindi con i differenti “piani di vita” dei soggetti che le abitano. Principali argomentazioni Il campo entro il quale la tesi trova argomentazioni può essere ricondotto a una linea di ricerca, rivolta all’individuazione di una differente modalità di approcciare alla tematica dell’uso dei territori fragili. Una modalità che - individuando differenti percorsi progettuali per la tutela attiva, la valorizzazione e la fruizione sociale del patrimonio territorio - riesca a configurare forme di sviluppo auto centrato, che pongano al centro del processo gli abitanti come soggetti attivi di progettualità, costruendo e sperimentando metodi capaci di far emergere le complesse relazioni tra popolazioni e territorio, tra memoria singolare e identità collettive, tra paesaggi eccezionali e paesaggi della quotidianità, tra risorse endogene e sviluppo locale. Metodologia La metodologia è relativa all’individuazione di percorsi progettuali, per la tutela attiva, la valorizzazione e la fruizione sociale del patrimonio ambientale (paesaggistico, storico-culturale e identitario), capaci di prefigurare un progetto che sappia attualizzare e rinnovare valori simbolici sedimentati e senso di appartenenza delle comunità locali e generare un processo che sia in grado di incidere sui sistemi locali dell’economia, della società, della cultura e, al contempo, di entrare in relazione con le reti globali, trasformando valori specifici locali in valori riconoscibili e riconosciuti dall’esterno, di usare significanti (culturali) locali per esprimere significati (economici) globali. Esiti attesi Tale tipo di approccio - che si allontana progressivamente da un modo di concepire la tutela e valorizzazione del “patrimonio ambientale” come un qualcosa di estraneo ai processi ordinari di trasformazione economica e sociale, e a una prassi progettuale complessa e concreta, mentre sempre più si avvicina a forme di progettazione del “patrimonio territoriale” che tendono all’integrazione di programmi, piani e progetti, e alla promozione dei processi partecipativi e cooperativi - consente di inserire i risultati ottenuti in un’ottica di possibile futuro utilizzo, ai fini di progetti di sviluppo sostenibile per i territori interessati.

Dalla Rete Ecologica alla Rete di Reti. Risorse ambientali e progetto dei territori fragili del Mezzogiorno

Raffaella Campanella
2024-01-01

Abstract

Tesi sostenuta La ridefinizione del ruolo che i sistemi di beni ambientali (naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, identitari), pensati in un’ottica reticolare, possono assumere nelle politiche territoriali, nelle strategie di programmazione e nella progettazione sistemica dei contesti territoriali fragili, quali quelli del Mezzogiorno d’Italia, implica la necessità di una riflessione relativamente a una possibile ridefinizione delle modalità di pianificazione, progettazione e gestione di tali sistemi, che tenda all’integrazione con quello relativo all’intero contesto territoriale e prenda in considerazione la necessità di interagire con le realtà territoriali locali, e quindi con i differenti “piani di vita” dei soggetti che le abitano. Principali argomentazioni Il campo entro il quale la tesi trova argomentazioni può essere ricondotto a una linea di ricerca, rivolta all’individuazione di una differente modalità di approcciare alla tematica dell’uso dei territori fragili. Una modalità che - individuando differenti percorsi progettuali per la tutela attiva, la valorizzazione e la fruizione sociale del patrimonio territorio - riesca a configurare forme di sviluppo auto centrato, che pongano al centro del processo gli abitanti come soggetti attivi di progettualità, costruendo e sperimentando metodi capaci di far emergere le complesse relazioni tra popolazioni e territorio, tra memoria singolare e identità collettive, tra paesaggi eccezionali e paesaggi della quotidianità, tra risorse endogene e sviluppo locale. Metodologia La metodologia è relativa all’individuazione di percorsi progettuali, per la tutela attiva, la valorizzazione e la fruizione sociale del patrimonio ambientale (paesaggistico, storico-culturale e identitario), capaci di prefigurare un progetto che sappia attualizzare e rinnovare valori simbolici sedimentati e senso di appartenenza delle comunità locali e generare un processo che sia in grado di incidere sui sistemi locali dell’economia, della società, della cultura e, al contempo, di entrare in relazione con le reti globali, trasformando valori specifici locali in valori riconoscibili e riconosciuti dall’esterno, di usare significanti (culturali) locali per esprimere significati (economici) globali. Esiti attesi Tale tipo di approccio - che si allontana progressivamente da un modo di concepire la tutela e valorizzazione del “patrimonio ambientale” come un qualcosa di estraneo ai processi ordinari di trasformazione economica e sociale, e a una prassi progettuale complessa e concreta, mentre sempre più si avvicina a forme di progettazione del “patrimonio territoriale” che tendono all’integrazione di programmi, piani e progetti, e alla promozione dei processi partecipativi e cooperativi - consente di inserire i risultati ottenuti in un’ottica di possibile futuro utilizzo, ai fini di progetti di sviluppo sostenibile per i territori interessati.
2024
978-88-99237-65-3
reti ecologiche, territori fragili, sviluppo locale
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Campanella_2024_Progetto_Rete_editor.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Creative commons
Dimensione 3.96 MB
Formato Adobe PDF
3.96 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/145986
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact