In the case of urban centers affected by natural disasters, the traditional theme of the survey asinstrument of knowledge, is complemented by methodological and procedural complexity and alsofrom inevitable emotional implications.The survey made at Paganica from 27 to 31 July 2009, by work unit of Reggio Calabria, is part of theproject PROPAGA "Project Paganica - Proposal for a plan of work on historic city”, sponsored byReLUIS (University laboratories Network for earthquake engineering). This campaign of surveyoccupied work units from several Italian universities and aimed at collecting metrics and qualitativedata on urban fabric of the old town centre of Paganica. Such data may allow a careful assessment ofthe urban and architectural conditions and of the state of deterioration, in order to acquire theelements needed for a subsequent phase of decision of interventions in urban regeneration.It isn’t, therefore, a traditional survey but a process of rapid and unusual knowledge throughmeasurement, drawing and interpretation of reality, where the need for coordination of heterogeneousworking groups, the peculiarity of places and events, the lack of time for intervention and the purposestill in preliminary step, have led to a result "intermediate", but that is a valuable starting point for anyintervention aimed at an essay and attentive "Government" of the territory.Morphological Homogeneous Units (UMO) surveyed by the work units of Reggio Calabria, appear asareas that have born better than others the earthquake. An eventual recovery of the historical centreof Paganica, could begin just from these UMO. Project consist in a consolidation of less damagedbuildings and in a replacement of buildings, which aren’t structurally recoverable. It should resew andrenew wisely urban fabric, giving again security and old identity to a population too long dispersed inimpermanent solutions. Solutions, which safeguard physical security of population, but don’t respondto need for "orientation" and "identification"; Christian Norberg-Schulz identifies this necessity asimplicit psychological functions of living.

Nel caso di centri urbani toccati da calamità naturali, al tradizionale tema del rilievo come strumento di conoscenza, tipico di ogni manufatto architettonico o contesto urbano, si sommano complessità metodologiche e procedurali oltre che inevitabili implicazioni emotive.Il rilievo effettuato a Paganica tra il 27 e il 31 luglio 2009, dall’Unità operativa di Reggio Calabria, s’inserisce nell’ambito del Progetto PROPAGA “Progetto Paganica – Proposta di un piano di lavoro sulla città storica”, promosso dalla ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). Tale campagna di rilievo, che ha visto impegnate unità operative provenienti da più Università italiane, mira alla raccolta di dati metrici e qualitativi sul tessuto urbano del centro storico di Paganica, volti ad un’attenta valutazione della conformazione urbana ed architettonica e delle condizioni di degrado e dissesto tali da fornire gli elementi necessari ad una successiva fase di decisione degli interventi di recupero del tessuto urbano.Non si tratta, pertanto, di un rilievo di tipo tradizionale ma di un approccio conoscitivo speditivo e inusuale attraverso la misura, il disegno e l’interpretazione del reale, in cui la necessità di coordinamento di unità operative di rilievo eterogenee, la peculiarità dei luoghi e degli eventi, i tempi stretti dell’intervento e le finalità ancora in fase preliminare, hanno condotto ad un risultato “intermedio”, ma che rappresenta un prezioso punto di partenza per ogni intervento mirato ad un saggio ed attento “governo” del territorio.Le Unità Morfologiche Omogenee rilevate dal gruppo operativo di Reggio Calabria appaiono le aree che hanno resistito meglio al sisma. Un eventuale intervento di recupero del centro storico di Paganica potrebbe partire proprio da queste UMO e prevedere un progetto di consolidamento degli edifici meno danneggiati assieme a un intervento di sostituzione puntuale degli edifici non più recuperabili strutturalmente. Un piano che, con interventi sapienti di ricucitura e sostituzione del tessuto urbano, sappia ridare la sicurezza e l’identità perdute ad una popolazione da troppo tempo dispersa in soluzioni più o meno temporanee, che salvaguardano l’incolumità fisica, ma non rispondono alle necessità di “orientamento” e “identificazione”: quelle che Christian Norberg-Schultz individua come le funzioni psicologiche implicite dell’abitare.

Paganica: un rilievo dopo il sisma / Mediati, Domenico. - (2011), pp. 1-9. (Intervento presentato al convegno Le Vie dei Mercanti. Safeguard of Architectural, Visual, Environmental Heritage - IX Forum Intern. tenutosi a Capri (NA) nel 9-11 giuno 2011).

Paganica: un rilievo dopo il sisma

Domenico Mediati
2011-01-01

Abstract

In the case of urban centers affected by natural disasters, the traditional theme of the survey asinstrument of knowledge, is complemented by methodological and procedural complexity and alsofrom inevitable emotional implications.The survey made at Paganica from 27 to 31 July 2009, by work unit of Reggio Calabria, is part of theproject PROPAGA "Project Paganica - Proposal for a plan of work on historic city”, sponsored byReLUIS (University laboratories Network for earthquake engineering). This campaign of surveyoccupied work units from several Italian universities and aimed at collecting metrics and qualitativedata on urban fabric of the old town centre of Paganica. Such data may allow a careful assessment ofthe urban and architectural conditions and of the state of deterioration, in order to acquire theelements needed for a subsequent phase of decision of interventions in urban regeneration.It isn’t, therefore, a traditional survey but a process of rapid and unusual knowledge throughmeasurement, drawing and interpretation of reality, where the need for coordination of heterogeneousworking groups, the peculiarity of places and events, the lack of time for intervention and the purposestill in preliminary step, have led to a result "intermediate", but that is a valuable starting point for anyintervention aimed at an essay and attentive "Government" of the territory.Morphological Homogeneous Units (UMO) surveyed by the work units of Reggio Calabria, appear asareas that have born better than others the earthquake. An eventual recovery of the historical centreof Paganica, could begin just from these UMO. Project consist in a consolidation of less damagedbuildings and in a replacement of buildings, which aren’t structurally recoverable. It should resew andrenew wisely urban fabric, giving again security and old identity to a population too long dispersed inimpermanent solutions. Solutions, which safeguard physical security of population, but don’t respondto need for "orientation" and "identification"; Christian Norberg-Schulz identifies this necessity asimplicit psychological functions of living.
2011
978-88-6542-046-1
Nel caso di centri urbani toccati da calamità naturali, al tradizionale tema del rilievo come strumento di conoscenza, tipico di ogni manufatto architettonico o contesto urbano, si sommano complessità metodologiche e procedurali oltre che inevitabili implicazioni emotive.Il rilievo effettuato a Paganica tra il 27 e il 31 luglio 2009, dall’Unità operativa di Reggio Calabria, s’inserisce nell’ambito del Progetto PROPAGA “Progetto Paganica – Proposta di un piano di lavoro sulla città storica”, promosso dalla ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). Tale campagna di rilievo, che ha visto impegnate unità operative provenienti da più Università italiane, mira alla raccolta di dati metrici e qualitativi sul tessuto urbano del centro storico di Paganica, volti ad un’attenta valutazione della conformazione urbana ed architettonica e delle condizioni di degrado e dissesto tali da fornire gli elementi necessari ad una successiva fase di decisione degli interventi di recupero del tessuto urbano.Non si tratta, pertanto, di un rilievo di tipo tradizionale ma di un approccio conoscitivo speditivo e inusuale attraverso la misura, il disegno e l’interpretazione del reale, in cui la necessità di coordinamento di unità operative di rilievo eterogenee, la peculiarità dei luoghi e degli eventi, i tempi stretti dell’intervento e le finalità ancora in fase preliminare, hanno condotto ad un risultato “intermedio”, ma che rappresenta un prezioso punto di partenza per ogni intervento mirato ad un saggio ed attento “governo” del territorio.Le Unità Morfologiche Omogenee rilevate dal gruppo operativo di Reggio Calabria appaiono le aree che hanno resistito meglio al sisma. Un eventuale intervento di recupero del centro storico di Paganica potrebbe partire proprio da queste UMO e prevedere un progetto di consolidamento degli edifici meno danneggiati assieme a un intervento di sostituzione puntuale degli edifici non più recuperabili strutturalmente. Un piano che, con interventi sapienti di ricucitura e sostituzione del tessuto urbano, sappia ridare la sicurezza e l’identità perdute ad una popolazione da troppo tempo dispersa in soluzioni più o meno temporanee, che salvaguardano l’incolumità fisica, ma non rispondono alle necessità di “orientamento” e “identificazione”: quelle che Christian Norberg-Schultz individua come le funzioni psicologiche implicite dell’abitare.
Rilievo, Rappresentazione, Disegno, Recupero, Sicurezza, Sisma, Terremoto, Paganica, L'Aquila
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/14694
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