Il saggio indaga il verso di Enzo Agostino, la costituzione della parola-frammento all'interno della lirica italiana del secondo Novecento tesa alla costruzione di un linguaggio lirico spesso criptico e tendente ad una religiosità non fideistica che nella figura di Zaccheo epitoma un percorso gnoseologico strutturato da una crescente analessi lirica riferita ad autori quali Calogero e la poesia ontologica.

I segni pre-disposti e il verso calpestato / D'Elia, A. - (2009), pp. 1-6. (Intervento presentato al convegno Atti del Convegno di Studi sull'opera del poeta Enzo Agostino tenutosi a Arcavacata di Rende (Cosenza) Università della Calabria, nel 5, maggio, 2008).

I segni pre-disposti e il verso calpestato

D'Elia A
2009-01-01

Abstract

Il saggio indaga il verso di Enzo Agostino, la costituzione della parola-frammento all'interno della lirica italiana del secondo Novecento tesa alla costruzione di un linguaggio lirico spesso criptico e tendente ad una religiosità non fideistica che nella figura di Zaccheo epitoma un percorso gnoseologico strutturato da una crescente analessi lirica riferita ad autori quali Calogero e la poesia ontologica.
2009
978-88-596-0632-1
frantumi, verso calpestato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/147653
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