Il saggio indaga il rapporto poetico-linguistico nel verso di David Maria Turoldo, esaminando in specifico la prima raccolta del poeta friulano, dal titolo: "Io non ho mani", Pubblicato a Milano, presso Bompianio nel 1948. L'analisi mette in relazione la tecnica poetica turoldiana con l'indagine proposta dal verso ermetico e dalla poesia ontologica. Analizza, poi, il pensiero-poesia di Turoldo con quello di autori quali Ungaretti e la tradizione biblica. Unitamente alla ripresa-confronto tra la speculazione antica-moderna (Agostino-Pascal, Kierkegaard)e l'approccio del frate-poeta con la struttura lirica delle Scritture.
Il dialogo irrinunciabile: il Sacro, i sensi e la poesia”inquieta” nel verso turoldiano / D'Elia, A. - 05:(2014), pp. 101-131.
Il dialogo irrinunciabile: il Sacro, i sensi e la poesia”inquieta” nel verso turoldiano.
D'Elia A
2014-01-01
Abstract
Il saggio indaga il rapporto poetico-linguistico nel verso di David Maria Turoldo, esaminando in specifico la prima raccolta del poeta friulano, dal titolo: "Io non ho mani", Pubblicato a Milano, presso Bompianio nel 1948. L'analisi mette in relazione la tecnica poetica turoldiana con l'indagine proposta dal verso ermetico e dalla poesia ontologica. Analizza, poi, il pensiero-poesia di Turoldo con quello di autori quali Ungaretti e la tradizione biblica. Unitamente alla ripresa-confronto tra la speculazione antica-moderna (Agostino-Pascal, Kierkegaard)e l'approccio del frate-poeta con la struttura lirica delle Scritture.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.