This essay focuses on the ways in which contemporary music authors have addressed the problem of musical notation. This is an issue closely connected with the notion of “measure”, as a musical idea, to be represented graphically, must be accurately measured in its fundamental components: melody, harmony, and rhythm. During the 20th century, with the experiments of the avant-garde, the introduction of new instruments to produce sound and the advent of electronics, many composers tried to renew the forms of musical writing consolidated by tradition. In some cases, the proposed notation systems complement the traditional ones; in other cases, new ones have been created, with results that go beyond the strictly functional value of the score. However, no proposal has claimed to impose a new system of universal notation, but all authors have adopted their own (often more than one), always leaving freedom to the interpretation of the performer. In this context, the notion of measurement loses its strictly metric and transcriptional meaning, and notation contributes to the formation of the musical idea. The article compares, exclusively from a graphic and semiological point of view, some contemporary scores, trying to highlight the limits, the potential and the role that graphic representation plays in an art - music - to which it is only apparently extraneous

Il saggio ha per tema i modi in cui gli autori di musica contemporanea hanno affrontato il problema della notazione. Si tratta di una questione strettamente connessa con la nozione di “misura” in quanto un’idea musicale, per potere essere rappresentata graficamente, deve essere accuratamente misurata nelle sue componenti fondamentali: melodia, armonia e ritmo. Durante il XX secolo, con le sperimentazioni dell’avanguardia, l’introduzione di nuovi strumenti per la produzione del suono e l’avvento dell’elettronica, molti compositori hanno provato a rinnovare le forme di scrittura consolidate dalla tradizione. In alcuni casi, i sistemi di notazione proposti hanno integrato quelli in uso da secoli; in altri ne sono stati ideati di nuovi, con esiti che vanno oltre il valore strettamente funzionale della partitura. Tuttavia, nessuna proposta ha preteso di imporre un nuovo sistema di notazione universale in quanto tutti gli autori si sono limitati a utilizzare il proprio (spesso più di uno), lasciando sempre spazio all’interpretazione dell’esecutore. In questo contesto, la nozione di misura perde il suo significato strettamente metrico e di trascrizione, e la notazione contribuisce alla formazione dell’idea musicale. Nell’articolo sono messe a confronto, esclusivamente dal punto di vista grafico e semiologico, alcune partiture contemporanee, cercando di evidenziare i limiti, le potenzialità e il ruolo che la rappresentazione grafica gioca in un’arte – la musica – a cui solo apparentemente è estranea.

Misurare il suono. Simboli e segni per la notazione musicale contemporanea/Measuring sound. Symbols and signs for contemporary musical notation / Colistra, Daniele. - (2024), pp. 319-338. (Intervento presentato al convegno Misura / Dismisura. Atti del 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione/Measure / Out of Measure. Transitions. Proceedings of the 45th International Conference of Representation Disciplines Teachers tenutosi a Padova-Venezia nel 12 - 14 settembre 2024).

Misurare il suono. Simboli e segni per la notazione musicale contemporanea/Measuring sound. Symbols and signs for contemporary musical notation.

Daniele Colistra
2024-01-01

Abstract

This essay focuses on the ways in which contemporary music authors have addressed the problem of musical notation. This is an issue closely connected with the notion of “measure”, as a musical idea, to be represented graphically, must be accurately measured in its fundamental components: melody, harmony, and rhythm. During the 20th century, with the experiments of the avant-garde, the introduction of new instruments to produce sound and the advent of electronics, many composers tried to renew the forms of musical writing consolidated by tradition. In some cases, the proposed notation systems complement the traditional ones; in other cases, new ones have been created, with results that go beyond the strictly functional value of the score. However, no proposal has claimed to impose a new system of universal notation, but all authors have adopted their own (often more than one), always leaving freedom to the interpretation of the performer. In this context, the notion of measurement loses its strictly metric and transcriptional meaning, and notation contributes to the formation of the musical idea. The article compares, exclusively from a graphic and semiological point of view, some contemporary scores, trying to highlight the limits, the potential and the role that graphic representation plays in an art - music - to which it is only apparently extraneous
2024
9788835166948
Il saggio ha per tema i modi in cui gli autori di musica contemporanea hanno affrontato il problema della notazione. Si tratta di una questione strettamente connessa con la nozione di “misura” in quanto un’idea musicale, per potere essere rappresentata graficamente, deve essere accuratamente misurata nelle sue componenti fondamentali: melodia, armonia e ritmo. Durante il XX secolo, con le sperimentazioni dell’avanguardia, l’introduzione di nuovi strumenti per la produzione del suono e l’avvento dell’elettronica, molti compositori hanno provato a rinnovare le forme di scrittura consolidate dalla tradizione. In alcuni casi, i sistemi di notazione proposti hanno integrato quelli in uso da secoli; in altri ne sono stati ideati di nuovi, con esiti che vanno oltre il valore strettamente funzionale della partitura. Tuttavia, nessuna proposta ha preteso di imporre un nuovo sistema di notazione universale in quanto tutti gli autori si sono limitati a utilizzare il proprio (spesso più di uno), lasciando sempre spazio all’interpretazione dell’esecutore. In questo contesto, la nozione di misura perde il suo significato strettamente metrico e di trascrizione, e la notazione contribuisce alla formazione dell’idea musicale. Nell’articolo sono messe a confronto, esclusivamente dal punto di vista grafico e semiologico, alcune partiture contemporanee, cercando di evidenziare i limiti, le potenzialità e il ruolo che la rappresentazione grafica gioca in un’arte – la musica – a cui solo apparentemente è estranea.
Representation of sound, musical semiology, metrics, musical notation, score.
Rappresentazione del suono, semiologia musicale, metrica, notazione musicale, partitura. Misurare il suono. Simboli e segni per la notazione musicale contemporanea. Daniele Colistra 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno Daniele Colistra, Out-of-measure Boundless Blues, 2023, per due saxofoni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/150006
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