Ginostra è un piccolo insediamento rurale situato all’estremità occidentale dell’isola di Stromboli, in un sito abitato fin dal XVII secolo a.C. Pochissimi sono i residenti stanziali; agli inizi del Novecento Ginostra contava circa 800 abitanti; oggi sono solo 40. L’insediamento non è compatto; gli edifici sono disposti sul ripido pendio del cono vulcanico, intervallati alle coltivazioni, aggregati in tre “quartieri”, chiamati San Bartolomeo, San Vincenzo e Lazzaro. Ginostra si trova ancora in una condizione di parziale isolamento, senza collegamenti stradali con il resto dell’isola e quindi accessibile solo dal mare. Il molo che permette l’attracco degli aliscafi è stato costruito nel 2005 ma è spesso inagibile a causa delle mareggiate; l’elettricità è arrivata solo nel 2004. Il presente lavoro si basa sul censimento e sulla catalogazione di tutti i 172 edifici presenti. A partire dalla catalogazione è stata effettuata un’analisi con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche dell’architettura eoliana. La casa eoliana si discosta dai modelli tipici dell’architettura rurale del sud Italia, e assomiglia a quella delle isole partenopee e del Mediterraneo orientale. Questa somiglianza è dovuta soprattutto ai flussi commerciali che da sempre hanno utilizzato le Isole Eolie come scalo, consentendo la diffusione della cultura popolare e delle tecniche costruttive. La casa eoliana tradizionale si basa su un volume cubico unicellulare in pietra lavica. Da questo modello derivano due tipologie edilizie prevalenti: l’abitazione che si sviluppa in linea orizzontale e quella che si sviluppa in verticale. La tipologia edilizia orizzontale è costituita solitamente da tre ambienti, senza finestre, ciascuno dei quali dispone di una porta di accesso alla loggia (“bàgghiu”). La loggia è disposta lungo tutto il prospetto frontale dell’edificio ed è costituita da colonne cilindriche (“pulèri”) che salgono fino all’altezza del tetto. Nella loggia si trovano la cisterna (“jistèrna”), il forno (“fùrnu”), il lavabo (“pila”), i sedili (“bisòla”) e la cucina (“cufulàru”). Il tetto (“àstrico”) raccoglie e convoglia l’acqua piovana ed è spesso abbellito da merli (“pizzi”). Meno diffusa è la tipologia costruttiva verticale; nella versione più elementare è composta da due elementi cubici sovrapposti. L’ingresso al livello superiore può essere collegato da una scala esterna, ma molto più spesso viene sfruttata la forte pendenza del terreno; in entrambi i casi i due livelli non sono direttamente comunicanti, quindi non sono presenti scale interne. Anche la tipologia verticale è quasi sempre dotata di loggiato. Gli edifici in cui l’aggregazione dei volumi cubici elementari avviene sia per sovrapposizione che per accostamento sono numerosi, e dal punto di vista architettonico costituiscono anche gli esempi più rilevanti; normalmente il piano inferiore è destinato al deposito o alla conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli, il piano superiore alle abitazioni.

The Rural Architecture of Ginostra / Colistra, Daniele. - (2024), pp. 184-193. (Intervento presentato al convegno Architettura rurale. La memoria del paese. Conferenza Internazionale, ICOMOS Italia. tenutosi a On Line nel 21-22 maggio 2022).

The Rural Architecture of Ginostra

Colistra
2024-01-01

Abstract

Ginostra è un piccolo insediamento rurale situato all’estremità occidentale dell’isola di Stromboli, in un sito abitato fin dal XVII secolo a.C. Pochissimi sono i residenti stanziali; agli inizi del Novecento Ginostra contava circa 800 abitanti; oggi sono solo 40. L’insediamento non è compatto; gli edifici sono disposti sul ripido pendio del cono vulcanico, intervallati alle coltivazioni, aggregati in tre “quartieri”, chiamati San Bartolomeo, San Vincenzo e Lazzaro. Ginostra si trova ancora in una condizione di parziale isolamento, senza collegamenti stradali con il resto dell’isola e quindi accessibile solo dal mare. Il molo che permette l’attracco degli aliscafi è stato costruito nel 2005 ma è spesso inagibile a causa delle mareggiate; l’elettricità è arrivata solo nel 2004. Il presente lavoro si basa sul censimento e sulla catalogazione di tutti i 172 edifici presenti. A partire dalla catalogazione è stata effettuata un’analisi con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche dell’architettura eoliana. La casa eoliana si discosta dai modelli tipici dell’architettura rurale del sud Italia, e assomiglia a quella delle isole partenopee e del Mediterraneo orientale. Questa somiglianza è dovuta soprattutto ai flussi commerciali che da sempre hanno utilizzato le Isole Eolie come scalo, consentendo la diffusione della cultura popolare e delle tecniche costruttive. La casa eoliana tradizionale si basa su un volume cubico unicellulare in pietra lavica. Da questo modello derivano due tipologie edilizie prevalenti: l’abitazione che si sviluppa in linea orizzontale e quella che si sviluppa in verticale. La tipologia edilizia orizzontale è costituita solitamente da tre ambienti, senza finestre, ciascuno dei quali dispone di una porta di accesso alla loggia (“bàgghiu”). La loggia è disposta lungo tutto il prospetto frontale dell’edificio ed è costituita da colonne cilindriche (“pulèri”) che salgono fino all’altezza del tetto. Nella loggia si trovano la cisterna (“jistèrna”), il forno (“fùrnu”), il lavabo (“pila”), i sedili (“bisòla”) e la cucina (“cufulàru”). Il tetto (“àstrico”) raccoglie e convoglia l’acqua piovana ed è spesso abbellito da merli (“pizzi”). Meno diffusa è la tipologia costruttiva verticale; nella versione più elementare è composta da due elementi cubici sovrapposti. L’ingresso al livello superiore può essere collegato da una scala esterna, ma molto più spesso viene sfruttata la forte pendenza del terreno; in entrambi i casi i due livelli non sono direttamente comunicanti, quindi non sono presenti scale interne. Anche la tipologia verticale è quasi sempre dotata di loggiato. Gli edifici in cui l’aggregazione dei volumi cubici elementari avviene sia per sovrapposizione che per accostamento sono numerosi, e dal punto di vista architettonico costituiscono anche gli esempi più rilevanti; normalmente il piano inferiore è destinato al deposito o alla conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli, il piano superiore alle abitazioni.
2024
979-12-5676-005-3
979-12-5676-003-9
Rural Architecture, Ginostra, Aeolian House, Cubic Cell.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/152026
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