La politica di gestione di una rete autostradale si concreta in molteplici azioni che hanno per l’ente preposto, oltre all’ovvio e legittimo obiettivo del massimo profitto derivante dal pedaggio, il non meno ovvio scopo di offrire agli utenti un servizio di elevato standard qualitativo, in termini di comfort, rapidità e sicurezza. In particolare, la tematica della sicurezza spinge alla ricerca di sempre più alte prestazioni di ogni arco della rete: basti pensare all’entità, in genere sempre considerevole, degli investimenti destinati agli interventi di manutenzione delle pavimentazioni, dei dispositivi di ritenuta e delle opere d’arte maggiori. Tuttavia, per una politica realmente proficua di miglioramento sostanziale delle condizioni di sicurezza, oltre al mantenimento e all’adeguamento strutturale della rete, si ritiene che sia ormai compito istituzionale del gestore il monitoraggio continuo delle effettive condizioni di circolazione. La conoscenza in tempo reale del comportamento dell’utente stradale, in termini di velocità sia del singolo veicolo sia del flusso nel suo complesso, delle traiettorie significative al variare dei volumi di traffico, delle condotte di guida peculiari di specifici tronchi, magari connotati dalla presenza preponderante e ricorrente di gallerie e viadotti, rappresenta il patrimonio informativo indispensabile per operare un controllo quanto più consistente e capillare della circolazione. Tale conoscenza è assai utile per la gestione delle emergenze ed indispensabile per formare una preziosa banca-dati alla quale attingere per l’analisi e l’interpretazione dei fenomeni dai quali può scaturire l’evento incidentale e di riflesso porre in essere una corretta strategia di prevenzione. Gli strumenti per l’acquisizione di questi elementi sono sempre più sofisticati e precisi e la loro dotazione presuppone un consistente sforzo economico, soprattutto se si pensa ad un loro impiego massiccio su tutta la rete. In questa memoria è presentata, oltre ad una disamina della strumentazione più confacente per conseguire gli obiettivi sopra descritti e ad una breve rassegna delle tematiche di sicurezza in ambito autostradale, la metodologia di identificazione e selezione dei tronchi autostradali sui quali è prioritaria l’opportunità di installazione, secondo criteri di rappresentatività tipologica e di esercizio. Sono inoltre riportati i primi esiti di un progetto pilota concernente un’applicazione sull’autostrada A20 Messina-Palermo, con la descrizione puntuale degli aspetti e delle problematiche, in qualche modo emblematiche, di tale operazione.

Una strategia operativa per la gestione della sicurezza autostradale

GIUNTA, Marinella Silvana
2006-01-01

Abstract

La politica di gestione di una rete autostradale si concreta in molteplici azioni che hanno per l’ente preposto, oltre all’ovvio e legittimo obiettivo del massimo profitto derivante dal pedaggio, il non meno ovvio scopo di offrire agli utenti un servizio di elevato standard qualitativo, in termini di comfort, rapidità e sicurezza. In particolare, la tematica della sicurezza spinge alla ricerca di sempre più alte prestazioni di ogni arco della rete: basti pensare all’entità, in genere sempre considerevole, degli investimenti destinati agli interventi di manutenzione delle pavimentazioni, dei dispositivi di ritenuta e delle opere d’arte maggiori. Tuttavia, per una politica realmente proficua di miglioramento sostanziale delle condizioni di sicurezza, oltre al mantenimento e all’adeguamento strutturale della rete, si ritiene che sia ormai compito istituzionale del gestore il monitoraggio continuo delle effettive condizioni di circolazione. La conoscenza in tempo reale del comportamento dell’utente stradale, in termini di velocità sia del singolo veicolo sia del flusso nel suo complesso, delle traiettorie significative al variare dei volumi di traffico, delle condotte di guida peculiari di specifici tronchi, magari connotati dalla presenza preponderante e ricorrente di gallerie e viadotti, rappresenta il patrimonio informativo indispensabile per operare un controllo quanto più consistente e capillare della circolazione. Tale conoscenza è assai utile per la gestione delle emergenze ed indispensabile per formare una preziosa banca-dati alla quale attingere per l’analisi e l’interpretazione dei fenomeni dai quali può scaturire l’evento incidentale e di riflesso porre in essere una corretta strategia di prevenzione. Gli strumenti per l’acquisizione di questi elementi sono sempre più sofisticati e precisi e la loro dotazione presuppone un consistente sforzo economico, soprattutto se si pensa ad un loro impiego massiccio su tutta la rete. In questa memoria è presentata, oltre ad una disamina della strumentazione più confacente per conseguire gli obiettivi sopra descritti e ad una breve rassegna delle tematiche di sicurezza in ambito autostradale, la metodologia di identificazione e selezione dei tronchi autostradali sui quali è prioritaria l’opportunità di installazione, secondo criteri di rappresentatività tipologica e di esercizio. Sono inoltre riportati i primi esiti di un progetto pilota concernente un’applicazione sull’autostrada A20 Messina-Palermo, con la descrizione puntuale degli aspetti e delle problematiche, in qualche modo emblematiche, di tale operazione.
2006
autostrada, gestione, sicurezza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/15506
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