Il periodo meno noto della vita di Ferdinando Fuga (1699-1782) è quello intercorso tra l’ultima fase della sua formazione giovanile e la prima della sua carriera di architetto svolta al servizio di papi e re tra Roma e Napoli. Si tratta dell’arco di tempo compreso tra la fine del 1717 e l’inizio del 1718, quando, appena diciottenne, Fuga arrivò a Roma dalla natia Firenze, e l’estate del 1730, quando, poco più che trentenne, ricevette dal neoeletto papa concittadino Clemente XII Corsini la carica di architetto dei Sacri Palazzi Apostolici, che sarebbe stata per lui foriera di importanti commesse, tra cui quella per il Palazzo della Consulta iniziato a costruire due anni dopo. Su tale cruciale periodo finora non è emerso molto più del poco tramandato nei testi delle tre biografie dedicate a Fuga in periodi diversi della sua vita, la cui analisi comparata costituisce una chiave critica imprescindibile per delineare l’origine e le circostanze della sua progressiva acquisizione dei connotati propri dell’architetto di corte nell’ambito artistico fiorentino a Roma nel secondo e terzo decennio del Settecento. Questo contributo ricostruisce il contesto della formazione e della prima attività di Fuga a Roma, Napoli e Palermo, anche in rapporto alle esperienze coeve di altri giovani aspiranti architetti fiorentini e stranieri e all’influenza di figure chiave come il cardinale Niccolò Del Giudice, uno dei patroni più eruditi in architettura, e l’architetto Nicola Michetti, uno degli allievi più affermati della scuola di Carlo Fontana.

Il giovane Fuga: identità e immagine / Manfredi, T.. - (2024), pp. 12-45.

Il giovane Fuga: identità e immagine

T. Manfredi
2024-01-01

Abstract

Il periodo meno noto della vita di Ferdinando Fuga (1699-1782) è quello intercorso tra l’ultima fase della sua formazione giovanile e la prima della sua carriera di architetto svolta al servizio di papi e re tra Roma e Napoli. Si tratta dell’arco di tempo compreso tra la fine del 1717 e l’inizio del 1718, quando, appena diciottenne, Fuga arrivò a Roma dalla natia Firenze, e l’estate del 1730, quando, poco più che trentenne, ricevette dal neoeletto papa concittadino Clemente XII Corsini la carica di architetto dei Sacri Palazzi Apostolici, che sarebbe stata per lui foriera di importanti commesse, tra cui quella per il Palazzo della Consulta iniziato a costruire due anni dopo. Su tale cruciale periodo finora non è emerso molto più del poco tramandato nei testi delle tre biografie dedicate a Fuga in periodi diversi della sua vita, la cui analisi comparata costituisce una chiave critica imprescindibile per delineare l’origine e le circostanze della sua progressiva acquisizione dei connotati propri dell’architetto di corte nell’ambito artistico fiorentino a Roma nel secondo e terzo decennio del Settecento. Questo contributo ricostruisce il contesto della formazione e della prima attività di Fuga a Roma, Napoli e Palermo, anche in rapporto alle esperienze coeve di altri giovani aspiranti architetti fiorentini e stranieri e all’influenza di figure chiave come il cardinale Niccolò Del Giudice, uno dei patroni più eruditi in architettura, e l’architetto Nicola Michetti, uno degli allievi più affermati della scuola di Carlo Fontana.
2024
9788897610526
Ferdinando Fuga, architetto, identità, immagine, Firenze, Roma, Palermo, Napoli, Accademia di san Luca.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/155886
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