Il libro indaga alcuni principî della teoria architettonica di Viollet-le-Duc, in relazione al suo interesse per le “scienze della Terra”, cercando di cogliere e affermare tre questioni fondamentali: il disegno come forma di conoscenza; l’arte dell’architettura come creazione umana; gli studi sulla natura come maggiore interesse collettivo. Un interesse che accompagna V-le-D durante l’intera esistenza parallelamente alla straordinaria carriera professionale come architetto, fino a dedicare allo Studio del Monte Bianco gli ultimi dodici anni della sua vita. Un interesse che, si potrebbe arrivare a dire, non soltanto lo muove alla ricerca scientifica e logica dei fenomeni della natura attraverso lo studio metodico e il disegno accurato, ma, di più, lo stimola a comprendere ancora più a fondo i principî sottesi alle forme della costruzione dell’uomo. Il lavoro di ricerca, guidato dalla lettura dei documenti originali fino alla ricostruzione delle ultime memorie violletiane, dimostra che l’originalità scientifica degli studi geologici di V-le-D non fosse finalizzata tout-court a un progetto di restauro ma a un’ampia azione di conoscenza e salvaguardia del paesaggio alpino, non ancora esplorata fino ai nostri giorni. Appare, quindi, possibile riprendere un dibattito critico più ampio sulla poetica viollettiana anche in considerazione delle sue riflessioni sulla montagna e, per estensione, sulla natura, come insieme scientifico e culturale. Soprattutto, in un tempo in cui la complessità contemporanea richiede tutta l’esattezza della scienza unita alla capacità, solo umana, di un ragionamento intuitivo e aperto.
NATURE RAISONNÉE. Alcuni principî della teoria architettonica di Viollet-le-Duc sul Monte Bianco / Schepis, Francesca. - (2025), pp. 1-128.
NATURE RAISONNÉE. Alcuni principî della teoria architettonica di Viollet-le-Duc sul Monte Bianco
Schepis Francesca
2025-01-01
Abstract
Il libro indaga alcuni principî della teoria architettonica di Viollet-le-Duc, in relazione al suo interesse per le “scienze della Terra”, cercando di cogliere e affermare tre questioni fondamentali: il disegno come forma di conoscenza; l’arte dell’architettura come creazione umana; gli studi sulla natura come maggiore interesse collettivo. Un interesse che accompagna V-le-D durante l’intera esistenza parallelamente alla straordinaria carriera professionale come architetto, fino a dedicare allo Studio del Monte Bianco gli ultimi dodici anni della sua vita. Un interesse che, si potrebbe arrivare a dire, non soltanto lo muove alla ricerca scientifica e logica dei fenomeni della natura attraverso lo studio metodico e il disegno accurato, ma, di più, lo stimola a comprendere ancora più a fondo i principî sottesi alle forme della costruzione dell’uomo. Il lavoro di ricerca, guidato dalla lettura dei documenti originali fino alla ricostruzione delle ultime memorie violletiane, dimostra che l’originalità scientifica degli studi geologici di V-le-D non fosse finalizzata tout-court a un progetto di restauro ma a un’ampia azione di conoscenza e salvaguardia del paesaggio alpino, non ancora esplorata fino ai nostri giorni. Appare, quindi, possibile riprendere un dibattito critico più ampio sulla poetica viollettiana anche in considerazione delle sue riflessioni sulla montagna e, per estensione, sulla natura, come insieme scientifico e culturale. Soprattutto, in un tempo in cui la complessità contemporanea richiede tutta l’esattezza della scienza unita alla capacità, solo umana, di un ragionamento intuitivo e aperto.File | Dimensione | Formato | |
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