La proposta è focalizzata sul ruolo degli itinerari turistici culturali (ITC) nella sperimentazione di modelli innovativi di sviluppo sostenibile nelle aree interne e marginali, in linea con le istanze della transizione ecologica in atto e con approccio integrato finalizzato a strategie di rigenerazione territoriale orientate ad ambiziosi obiettivi di giustizia socio-spaziale. A livello UE, gli itinerari culturali nascono, infatti, con l’obiettivo di tutelare aspetti culturali e sociali contemporanei e, al tempo stesso, di promuovere un turismo sostenibile e di qualità, in particolare nelle zone rurali e nelle destinazioni meno note, attraverso l’attivazione di relazioni più profonde con il patrimonio naturalistico-ambientale per salvaguardare, oltre ai paesaggi, l’identità sociale dei luoghi e delle comunità insediate. Il futuro degli ITC è plurale in quanto, in una necessaria attenta relazione armonica con il contesto ambientale, questi diventano generatori di modelli tematici: ecoturismo, turismo lento, religioso, enogastronomico, del benessere e della salute. Con riferimento a ciascun definito tematismo, l’itinerario incrocia le risorse localizzate in un’area specifica, oppure connesse lungo un asse lineare in un’interazione sistemica di elementi culturali, economici e sociali, raccordando così le aree urbane a quelle rurali con un’offerta diversificata che dà vita a reti a trama variabile, a differenti scale territoriali (dal livello locale a quello transnazionale), ma anche con specifiche connotazioni (rete ecologica, rete storico-culturale, rete di fruizione sociale). È pertanto necessario un approccio integrato che riconosca e faccia emergere, assieme alla multidimensionalità del valore generabile del patrimonio culturale ai fini dello sviluppo sostenibile, il potenziale ancora inespresso delle aree interne e marginali. Quando questi itinerari percorrono e ri-strutturano queste aree, sono infatti numerose le ricadute positive, non solo in termini di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche di sviluppo di servizi ed attività in grado di migliorare la qualità dell’abitare, nella ricerca di un corretto equilibrio tra l’esigenza di fruizione e quella di dotare di conseguenza il territorio delle necessarie infrastrutture, evitando tuttavia che tali interventi comportino il degrado delle risorse stesse. Lo sviluppo di tecnologie innovative e network di portatori di interesse nelle modalità di pianificazione, progettazione e gestione dei territori spinge, inoltre, all’adozione modelli di governance territoriale che integrano l’approccio partecipativo per una maggiore inclusività. In questo quadro ampio e articolato, con riferimento anche a casi di studio significativi, il contributo propone linee di indirizzo strategico e metodologico, alla luce delle opportunità scaturenti dalla legge regionale n. 12/2023 “Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria”.

Verso la costruzione di nuove ecologie territoriali rigenerative per le aree interne e marginali attraverso gli itinerari turistico-culturali / Pultrone, Gabriella. - 06:(2025), pp. 260-266. (Intervento presentato al convegno XXVI Conferenza Nazionale SIU "Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano" tenutosi a Napoli nel 12-14 giugno 2024).

Verso la costruzione di nuove ecologie territoriali rigenerative per le aree interne e marginali attraverso gli itinerari turistico-culturali

Gabriella Pultrone
2025-01-01

Abstract

La proposta è focalizzata sul ruolo degli itinerari turistici culturali (ITC) nella sperimentazione di modelli innovativi di sviluppo sostenibile nelle aree interne e marginali, in linea con le istanze della transizione ecologica in atto e con approccio integrato finalizzato a strategie di rigenerazione territoriale orientate ad ambiziosi obiettivi di giustizia socio-spaziale. A livello UE, gli itinerari culturali nascono, infatti, con l’obiettivo di tutelare aspetti culturali e sociali contemporanei e, al tempo stesso, di promuovere un turismo sostenibile e di qualità, in particolare nelle zone rurali e nelle destinazioni meno note, attraverso l’attivazione di relazioni più profonde con il patrimonio naturalistico-ambientale per salvaguardare, oltre ai paesaggi, l’identità sociale dei luoghi e delle comunità insediate. Il futuro degli ITC è plurale in quanto, in una necessaria attenta relazione armonica con il contesto ambientale, questi diventano generatori di modelli tematici: ecoturismo, turismo lento, religioso, enogastronomico, del benessere e della salute. Con riferimento a ciascun definito tematismo, l’itinerario incrocia le risorse localizzate in un’area specifica, oppure connesse lungo un asse lineare in un’interazione sistemica di elementi culturali, economici e sociali, raccordando così le aree urbane a quelle rurali con un’offerta diversificata che dà vita a reti a trama variabile, a differenti scale territoriali (dal livello locale a quello transnazionale), ma anche con specifiche connotazioni (rete ecologica, rete storico-culturale, rete di fruizione sociale). È pertanto necessario un approccio integrato che riconosca e faccia emergere, assieme alla multidimensionalità del valore generabile del patrimonio culturale ai fini dello sviluppo sostenibile, il potenziale ancora inespresso delle aree interne e marginali. Quando questi itinerari percorrono e ri-strutturano queste aree, sono infatti numerose le ricadute positive, non solo in termini di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche di sviluppo di servizi ed attività in grado di migliorare la qualità dell’abitare, nella ricerca di un corretto equilibrio tra l’esigenza di fruizione e quella di dotare di conseguenza il territorio delle necessarie infrastrutture, evitando tuttavia che tali interventi comportino il degrado delle risorse stesse. Lo sviluppo di tecnologie innovative e network di portatori di interesse nelle modalità di pianificazione, progettazione e gestione dei territori spinge, inoltre, all’adozione modelli di governance territoriale che integrano l’approccio partecipativo per una maggiore inclusività. In questo quadro ampio e articolato, con riferimento anche a casi di studio significativi, il contributo propone linee di indirizzo strategico e metodologico, alla luce delle opportunità scaturenti dalla legge regionale n. 12/2023 “Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria”.
2025
978-88-99237-75-2
Turismo, Aree Interne, Rigenerazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/158367
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