La maggior parte delle operazioni di raccolta degli assortimenti legnosi nell’area meridionale appenninica avviene con sistemi a basso livello di meccanizzazione. Si basa principalmente sull’utilizzo di trattrici agricole dotate di accessori specifici forestali come verricelli, gru idrauliche o pinze da esbosco. Negli ultimi anni, comunque, si è assistito ad un aumento nell’impiego di macchine forestali specializzate (forwarder, skidder e gru a cavo) che operano nel Sud Italia. In particolare l’esbosco di legname con l’impiego di forwarder rappresenta una fase altamente produttiva, veloce ma costosa se non pianificata correttamente nelle modalità e nei tempi. Nel monitoraggio dei vari parametri (produttività, costi, distanze, velocità) di questi mezzi innovativi si utilizzano tecniche consolidate (annotazioni di campo, registrazione dei tempi di lavoro, ecc.) al fine di determinare la capacità di lavoro del cantiere e definire una macchina produttiva e idonea per tali tipologie di lavoro. L’obiettivo di questo studio è valutare l'efficienza e i costi di esbosco di due diverse tipologie di forwarder attraverso l’applicazione di nuove strumentazioni di tipo elettronico informatico per l‘identificazione delle variabili di esbosco. Pertanto, sono stati condotti numerosi rilievi in campo per quantificare la produttività e i costi operativi di due forwarder John Deere in due differenti boschi di conifere: (A) pino laricio e (B) abete bianco. Lo studio ha così analizzato 100 cicli di esbosco (50 per ciascun sito) suddividendoli in quattro diverse fasi di lavoro. Sono stati calcolati pertanto i modelli per il tempo di ciclo di esbosco, la produttività totale e l’impegno orario di ciascuna delle singole fasi di lavoro.
La produttività dei forwarder in ambiente appenninico meridionale / Proto, Andrea Rosario; Macrì, G; Zimbalatti, G. - 1:(2018), pp. 381-388. (Intervento presentato al convegno LA MECCANICA AGRARIA OGGI - Un confronto aperto su concetti idee e aspettative di una disciplina in continua evoluzione tenutosi a Bolzano nel 2017) [https://doi.org/10.23737/MECCANICA_AGRARIA_OGGI.HTML].
La produttività dei forwarder in ambiente appenninico meridionale
PROTO, Andrea Rosario;Zimbalatti G
2018-01-01
Abstract
La maggior parte delle operazioni di raccolta degli assortimenti legnosi nell’area meridionale appenninica avviene con sistemi a basso livello di meccanizzazione. Si basa principalmente sull’utilizzo di trattrici agricole dotate di accessori specifici forestali come verricelli, gru idrauliche o pinze da esbosco. Negli ultimi anni, comunque, si è assistito ad un aumento nell’impiego di macchine forestali specializzate (forwarder, skidder e gru a cavo) che operano nel Sud Italia. In particolare l’esbosco di legname con l’impiego di forwarder rappresenta una fase altamente produttiva, veloce ma costosa se non pianificata correttamente nelle modalità e nei tempi. Nel monitoraggio dei vari parametri (produttività, costi, distanze, velocità) di questi mezzi innovativi si utilizzano tecniche consolidate (annotazioni di campo, registrazione dei tempi di lavoro, ecc.) al fine di determinare la capacità di lavoro del cantiere e definire una macchina produttiva e idonea per tali tipologie di lavoro. L’obiettivo di questo studio è valutare l'efficienza e i costi di esbosco di due diverse tipologie di forwarder attraverso l’applicazione di nuove strumentazioni di tipo elettronico informatico per l‘identificazione delle variabili di esbosco. Pertanto, sono stati condotti numerosi rilievi in campo per quantificare la produttività e i costi operativi di due forwarder John Deere in due differenti boschi di conifere: (A) pino laricio e (B) abete bianco. Lo studio ha così analizzato 100 cicli di esbosco (50 per ciascun sito) suddividendoli in quattro diverse fasi di lavoro. Sono stati calcolati pertanto i modelli per il tempo di ciclo di esbosco, la produttività totale e l’impegno orario di ciascuna delle singole fasi di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.