The paper concerns an inclusion project developed at the Museum of Ceramics of Calabria, located in Seminara (RC). The museum collects over 500 works attributable to the main production centers present in the territory. Once the need to produce objects functional to daily activities (jars, pitchers, pottery, etc.) had disappeared, the activity of the Calabrese ceramists, and in particular those of Seminara, was oriented towards the creation of objects in which formal and expressive aspects prevailed: apotropaic masks, decorated vases, anthropomorphic flasks, zoomorphic containers based on figures and colours handed down from generation to generation within a laboratory that was almost always family-run. The research, carried out on a significant number of works exhibited at the museum, aims to make them accessible to a larger number of visitors; it is based on threedimensional digitalization, on the construction of an online and open access collection, on the production of three-dimensional models intended for tactile fruition. The creation of digital catalogues helps to break down physical, economic and social barriers to museum enjoyment; the production of three-dimensional models intended for haptic enjoyment allows blind visitors to appreciate the works and, more generally, to understand the characteristics of objects that cannot be manipulated.

Il contributo riguarda un progetto di inclusione sviluppato presso il Museo delle Ceramiche di Calabria, ubicato a Seminara (RC). Il museo raccoglie oltre 500 opere riconducibili ai principali centri di produzione presenti sul territorio regionale. Venuta meno la necessità di produrre oggetti funzionali alle attività quotidiane (giare, orci, vasellame, ecc.), l’attività dei ceramisti calabresi, e in particolare di quelli di Seminara, si è orientata verso la realizzazione di oggetti in cui prevalgono gli aspetti formali ed espressivi: maschere apotropaiche, vasi decorati, fiasche antropomorfe, recipienti zoomorfi basati su figurazioni e cromatismi tramandati da generazioni all’interno di una bottega che è quasi sempre a conduzione familiare. La ricerca, effettuata su un consistente numero di reperti esposti presso il museo, ha l’obiettivo di renderlo accessibile a un numero più ampio di visitatori; si basa sulla digitalizzazione tridimensionale delle opere, sulla costruzione di una collezione on line ed open access, sulla produzione di modelli tridimensionali destinati alla fruizione tattile. La realizzazione di cataloghi digitali contribuisce ad abbattere le barriere fisiche, economiche e sociali alla fruizione museale; la produzione di modelli analogici tridimensionali destinati alla fruizione aptica permette ai visitatori non vedenti di apprezzare le opere esposte e, più in generale, di comprendere le caratteristiche di oggetti che non possono essere manipolati.

La digitalizzazione per l’accessibilità e la fruizione aperta. Il Museo delle Ceramiche di Calabria / Colistra, Daniele; Pizzonia, Lorella; Stilo, Francesco. - (2025), pp. 566-581. (Intervento presentato al convegno DAI. Il disegno dell'accessibilità e dell'inclusione tenutosi a Alghero nel 3-4 luglio 2025).

La digitalizzazione per l’accessibilità e la fruizione aperta. Il Museo delle Ceramiche di Calabria

Daniele Colistra;Lorella Pizzonia;Francesco Stilo
2025-01-01

Abstract

The paper concerns an inclusion project developed at the Museum of Ceramics of Calabria, located in Seminara (RC). The museum collects over 500 works attributable to the main production centers present in the territory. Once the need to produce objects functional to daily activities (jars, pitchers, pottery, etc.) had disappeared, the activity of the Calabrese ceramists, and in particular those of Seminara, was oriented towards the creation of objects in which formal and expressive aspects prevailed: apotropaic masks, decorated vases, anthropomorphic flasks, zoomorphic containers based on figures and colours handed down from generation to generation within a laboratory that was almost always family-run. The research, carried out on a significant number of works exhibited at the museum, aims to make them accessible to a larger number of visitors; it is based on threedimensional digitalization, on the construction of an online and open access collection, on the production of three-dimensional models intended for tactile fruition. The creation of digital catalogues helps to break down physical, economic and social barriers to museum enjoyment; the production of three-dimensional models intended for haptic enjoyment allows blind visitors to appreciate the works and, more generally, to understand the characteristics of objects that cannot be manipulated.
2025
9788899586522
Il contributo riguarda un progetto di inclusione sviluppato presso il Museo delle Ceramiche di Calabria, ubicato a Seminara (RC). Il museo raccoglie oltre 500 opere riconducibili ai principali centri di produzione presenti sul territorio regionale. Venuta meno la necessità di produrre oggetti funzionali alle attività quotidiane (giare, orci, vasellame, ecc.), l’attività dei ceramisti calabresi, e in particolare di quelli di Seminara, si è orientata verso la realizzazione di oggetti in cui prevalgono gli aspetti formali ed espressivi: maschere apotropaiche, vasi decorati, fiasche antropomorfe, recipienti zoomorfi basati su figurazioni e cromatismi tramandati da generazioni all’interno di una bottega che è quasi sempre a conduzione familiare. La ricerca, effettuata su un consistente numero di reperti esposti presso il museo, ha l’obiettivo di renderlo accessibile a un numero più ampio di visitatori; si basa sulla digitalizzazione tridimensionale delle opere, sulla costruzione di una collezione on line ed open access, sulla produzione di modelli tridimensionali destinati alla fruizione tattile. La realizzazione di cataloghi digitali contribuisce ad abbattere le barriere fisiche, economiche e sociali alla fruizione museale; la produzione di modelli analogici tridimensionali destinati alla fruizione aptica permette ai visitatori non vedenti di apprezzare le opere esposte e, più in generale, di comprendere le caratteristiche di oggetti che non possono essere manipolati.
Seminara ceramics; museum inclusion; digital survey; tactile models; Museum of Ceramics of Calabria
ceramica di Seminara; inclusione museale; rilievo digitale; modelli tattili; Museo delle Ceramiche di Calabria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/159346
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