This paper proposes a reflection on the role that social services play in the dynamics of territorial cohesion and social and urban inclusion, also in the light of some suggestions deriving from the recent debate on citizenship gaps (Bianchi and Fraschilla, 2020, Martinelli, 2019) and on the city of proximity (Martinelli et al., 2023). We will adopt the concept of 'universalist social services' proposed by Martinelli (2017) who considers as structural features of them: equal access for all people characterized by a given need and the guarantee of the same level of quality, regardless of gender, ethnicity, income and place of residence. We will focus in particular on the last-mentioned dimension - 'the place' - which, despite being considered crucial in the dynamics of territorial cohesion, often appears neglected, even in the most advanced welfare systems such as those of the Nordic countries (Martinelli, 2017). Recent contributions by Martinelli (2017; 2019; Bianchi and Fraschilla 2020) underline how social services are both a cause of development gaps between regions, and a potential device capable to activate virtuous forms of territorial rebalancing and social and urban inclusion. In this contribution we will dwell largely on the Italian case, also picking out possible assonances/dissonances with other European countries. Our privileged 'place' of observation will be Calabria and the fragile social groups on which we will focus will be immigrants, elderly and children. In this reflection, starting from field researches conducted in the last years (Martinelli et al., 2019; Barillà et al., 2020; Martinelli and Sarlo, 2023), we will focus in particular on path-dependency and path-breaking trajectories and on social innovation processes and practices.

Questo contributo propone una riflessione sul ruolo che i servizi sociali assumono nelle dinamiche di coesione territoriale e di inclusione sociale e urbana, anche alla luce di alcune suggestioni derivanti dal recente dibattito sui divari di cittadinanza (Bianchi e Fraschilla, 2020, Martinelli, 2019) e sulla città della prossimità (Martinelli et al., 2023). Adotteremo il concetto di ‘servizi sociali universalistici’ proposto da Martinelli (2017) che considera come caratteri strutturali degli stessi: la parità di accesso per tutte le persone caratterizzate da un determinato bisogno e la garanzia dello stesso livello di qualità, indipendentemente da genere, etnia, reddito e luogo di residenza. Ci soffermeremo in particolare sulla ultima dimensione richiamata – il ‘luogo’ – che nonostante sia considerato cruciale nelle dinamiche di coesione territoriale, appare spesso trascurato, anche nei sistemi di welfare più avanzati come quelli dei paesi nordici (Martinelli, 2017). I contributi recenti di Martinelli (2017; 2019; Bianchi e Fraschilla 2020) sottolineano come i servizi sociali siano allo stesso tempo una causa dei divari di sviluppo tra regioni, ma anche un potenziale dispositivo in grado di attivare forme virtuose di riequilibrio territoriale e inclusione sociale e urbana. In questo contributo ci soffermeremo in larga misura sul caso italiano, cogliendo anche possibili assonanze/dissonanze con altri paesi europei. Il nostro ‘luogo’ privilegiato di osservazione sarà la Calabria e le fasce sociali fragili sulle quali ci soffermeremo saranno gli immigrati, gli anziani e i bambini. In questa riflessione, a partire dalle ricerche sul campo condotte negli ultimi anni (Martinelli et al., 2019; Barillà et al., 2020; Martinelli e Sarlo, 2023), porremo particolare attenzione alle traiettorie di path-dependency e di path-breaking e ai processi e alle pratiche di innovazione sociale.

Regional Divides, Territorial Cohesion, and Urban Inclusion. The Role of Social Services / Sarlo, Antonella. - (2025), pp. 128-141.

Regional Divides, Territorial Cohesion, and Urban Inclusion. The Role of Social Services

Antonella Sarlo
2025-01-01

Abstract

This paper proposes a reflection on the role that social services play in the dynamics of territorial cohesion and social and urban inclusion, also in the light of some suggestions deriving from the recent debate on citizenship gaps (Bianchi and Fraschilla, 2020, Martinelli, 2019) and on the city of proximity (Martinelli et al., 2023). We will adopt the concept of 'universalist social services' proposed by Martinelli (2017) who considers as structural features of them: equal access for all people characterized by a given need and the guarantee of the same level of quality, regardless of gender, ethnicity, income and place of residence. We will focus in particular on the last-mentioned dimension - 'the place' - which, despite being considered crucial in the dynamics of territorial cohesion, often appears neglected, even in the most advanced welfare systems such as those of the Nordic countries (Martinelli, 2017). Recent contributions by Martinelli (2017; 2019; Bianchi and Fraschilla 2020) underline how social services are both a cause of development gaps between regions, and a potential device capable to activate virtuous forms of territorial rebalancing and social and urban inclusion. In this contribution we will dwell largely on the Italian case, also picking out possible assonances/dissonances with other European countries. Our privileged 'place' of observation will be Calabria and the fragile social groups on which we will focus will be immigrants, elderly and children. In this reflection, starting from field researches conducted in the last years (Martinelli et al., 2019; Barillà et al., 2020; Martinelli and Sarlo, 2023), we will focus in particular on path-dependency and path-breaking trajectories and on social innovation processes and practices.
2025
9781035371495
Questo contributo propone una riflessione sul ruolo che i servizi sociali assumono nelle dinamiche di coesione territoriale e di inclusione sociale e urbana, anche alla luce di alcune suggestioni derivanti dal recente dibattito sui divari di cittadinanza (Bianchi e Fraschilla, 2020, Martinelli, 2019) e sulla città della prossimità (Martinelli et al., 2023). Adotteremo il concetto di ‘servizi sociali universalistici’ proposto da Martinelli (2017) che considera come caratteri strutturali degli stessi: la parità di accesso per tutte le persone caratterizzate da un determinato bisogno e la garanzia dello stesso livello di qualità, indipendentemente da genere, etnia, reddito e luogo di residenza. Ci soffermeremo in particolare sulla ultima dimensione richiamata – il ‘luogo’ – che nonostante sia considerato cruciale nelle dinamiche di coesione territoriale, appare spesso trascurato, anche nei sistemi di welfare più avanzati come quelli dei paesi nordici (Martinelli, 2017). I contributi recenti di Martinelli (2017; 2019; Bianchi e Fraschilla 2020) sottolineano come i servizi sociali siano allo stesso tempo una causa dei divari di sviluppo tra regioni, ma anche un potenziale dispositivo in grado di attivare forme virtuose di riequilibrio territoriale e inclusione sociale e urbana. In questo contributo ci soffermeremo in larga misura sul caso italiano, cogliendo anche possibili assonanze/dissonanze con altri paesi europei. Il nostro ‘luogo’ privilegiato di osservazione sarà la Calabria e le fasce sociali fragili sulle quali ci soffermeremo saranno gli immigrati, gli anziani e i bambini. In questa riflessione, a partire dalle ricerche sul campo condotte negli ultimi anni (Martinelli et al., 2019; Barillà et al., 2020; Martinelli e Sarlo, 2023), porremo particolare attenzione alle traiettorie di path-dependency e di path-breaking e ai processi e alle pratiche di innovazione sociale.
Territorial Cohesion, Social Services, Urban Inclusion, Social Innovation, Southern Italy
Coesione Territoriale, Servizi sociali, Inclusione urbana, Innovazione sociale, Mezzogiorno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/160426
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