Nella memoria è descritto un nuovo metodo di trasposizione geografica del moto ondoso che  permette di andare incontro alle esigenze di analisi, sia a breve che a lungo termine, degli ingegneri  marittimi sopperendo alla carenza di dati meteomarini che caratterizza la maggior parte delle località  costiere italiane, causata dalla limitata copertura garantita dalle boe della Rete Ondametrica Nazionale RON e dalla carenza di dati alternativi di libero accesso. La nuova procedura prende in esame  sia l’effettiva distanza geografica esistente tra boa reale e boa virtuale sia la dipendenza delle caratteristiche dello stato di mare dalle condizioni di sviluppo del moto ondoso.  Il criterio proposto presenta diversi vantaggi rispetto ai tradizionali metodi utilizzati fino ad oggi,  in particolare può essere utilizzato con estrema facilità e si basa su considerazioni geografiche, geometriche ed intuitive, in quanto dipende esclusivamente dall’effettiva posizione delle due località,  dalla loro distanza geometrica e dalla differente esposizione del luogo di trasposizione (T) rispetto al  luogo di osservazione (O). La predetta procedura è stata verificata utilizzando sia dati ondametrici  del Mar Mediterraneo (coste italiane e spagnole) che dell’Oceano Atlantico (coste spagnole) in differenti condizioni di moto ondoso. In particolare, sono state prese in esame le time series con una durata  variabile da un minimo di 2 fino ad un massimo di 7 anni.

Un nuovo criterio per la stima delle caratteristiche del moto ondoso / Barbaro, Giuseppe; Dattilo, F; Tomasicchio, Gr; Giandomenico, Foti; D'Alessandro, F; Frega, F. - (2017). (Intervento presentato al convegno XXXVIII Corso di Aggiornamento in Tecniche per la Difesa del Suolo e dall'Inquinamento tenutosi a Guardia Piemontese (CS) nel 21-24 giugno 2017).

Un nuovo criterio per la stima delle caratteristiche del moto ondoso

BARBARO, Giuseppe;FOTI G;
2017-01-01

Abstract

Nella memoria è descritto un nuovo metodo di trasposizione geografica del moto ondoso che  permette di andare incontro alle esigenze di analisi, sia a breve che a lungo termine, degli ingegneri  marittimi sopperendo alla carenza di dati meteomarini che caratterizza la maggior parte delle località  costiere italiane, causata dalla limitata copertura garantita dalle boe della Rete Ondametrica Nazionale RON e dalla carenza di dati alternativi di libero accesso. La nuova procedura prende in esame  sia l’effettiva distanza geografica esistente tra boa reale e boa virtuale sia la dipendenza delle caratteristiche dello stato di mare dalle condizioni di sviluppo del moto ondoso.  Il criterio proposto presenta diversi vantaggi rispetto ai tradizionali metodi utilizzati fino ad oggi,  in particolare può essere utilizzato con estrema facilità e si basa su considerazioni geografiche, geometriche ed intuitive, in quanto dipende esclusivamente dall’effettiva posizione delle due località,  dalla loro distanza geometrica e dalla differente esposizione del luogo di trasposizione (T) rispetto al  luogo di osservazione (O). La predetta procedura è stata verificata utilizzando sia dati ondametrici  del Mar Mediterraneo (coste italiane e spagnole) che dell’Oceano Atlantico (coste spagnole) in differenti condizioni di moto ondoso. In particolare, sono state prese in esame le time series con una durata  variabile da un minimo di 2 fino ad un massimo di 7 anni.
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