L’incarico di reperire le risorse pubbliche e private per il finanziamento della statua di Leone X, eseguita dallo scultore Domenico Aimo da Varignana, allievo di Jacopo Sansovino, fu affidata a Giuliano Giovenale dall’assemblea consiliare nel luglio del 1518 in qualità di priore dei caporioni insieme a Francesco Branca. L’imponente opera, realizzata nonostante le notevoli difficoltà finanziarie dell’erario comunale, fu posta nella prima aula del palazzo dei conservatori e inaugurata il 21 aprile del 1521 con una rinnovata festa delle Palilie. L’iscrizione e la scelta dell’ubicazione della statua onorifica dichiarano esplicitamente come il dono fosse espressione di una volontà collettiva della committenza senatoriale per la quale gli ufficiali menzionati svolgevano un ruolo meramente esecutivo. Per la prima volta veniva eretta nella sede civica una statua in onore del pontefice regnante come tributo offerto dalla magistratura romana. Rivelatore in questo senso è il differente approccio con cui venne affrontata la realizzazione in Campidoglio della statua onorifica di Alessandro Farnese per opera di un altro membro del medesimo casato di Giuliano Giovenale. La relazione indaga inoltre le vicende relative all’approvvigionamento del materiale lapideo per la realizzazione della scultura ed il suo declino memoriale sancito dallo spostamento per ordine del sindaco Pietro Venturi in S. Maria in Aracoeli nel 1876.
L'innalzamento della statua onorifica di Leone X in Campidoglio: committenti, esecutori e collocazioni / Quattrocchi, A.. - Tomo I:(2016), pp. 333-362. (Intervento presentato al convegno Leone X. Finanza, mecenatismo, cultura tenutosi a Roma nel 2-4 novembre 2015).
L'innalzamento della statua onorifica di Leone X in Campidoglio: committenti, esecutori e collocazioni
QUATTROCCHI A.
Writing – Original Draft Preparation
2016-01-01
Abstract
L’incarico di reperire le risorse pubbliche e private per il finanziamento della statua di Leone X, eseguita dallo scultore Domenico Aimo da Varignana, allievo di Jacopo Sansovino, fu affidata a Giuliano Giovenale dall’assemblea consiliare nel luglio del 1518 in qualità di priore dei caporioni insieme a Francesco Branca. L’imponente opera, realizzata nonostante le notevoli difficoltà finanziarie dell’erario comunale, fu posta nella prima aula del palazzo dei conservatori e inaugurata il 21 aprile del 1521 con una rinnovata festa delle Palilie. L’iscrizione e la scelta dell’ubicazione della statua onorifica dichiarano esplicitamente come il dono fosse espressione di una volontà collettiva della committenza senatoriale per la quale gli ufficiali menzionati svolgevano un ruolo meramente esecutivo. Per la prima volta veniva eretta nella sede civica una statua in onore del pontefice regnante come tributo offerto dalla magistratura romana. Rivelatore in questo senso è il differente approccio con cui venne affrontata la realizzazione in Campidoglio della statua onorifica di Alessandro Farnese per opera di un altro membro del medesimo casato di Giuliano Giovenale. La relazione indaga inoltre le vicende relative all’approvvigionamento del materiale lapideo per la realizzazione della scultura ed il suo declino memoriale sancito dallo spostamento per ordine del sindaco Pietro Venturi in S. Maria in Aracoeli nel 1876.File | Dimensione | Formato | |
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