The idea that a substantial urban framework represents a solid basis for the economic development of the territories is rooted in the science of the Regional Studies and Urban Geography from the beginning of the last century. In Italy as early as the 60s, among the causes to explain the relative backwardness of the southern regions it has been identified, among others, the absence of a strong urban framework. In this regard, the Project 80 to the end of the 60 envisaged a substantial strengthening of the urban systems of the South through the creation of metropolitan areas in the territorial balance function and engines for economic development. The proposed paper aims to develop the general theme in the light of a geographical and territorial specific context, represented from the Strait of Messina metro, which in half a century from the first formulations and after the final demise of the bridge, has returned to affect settled communities between the two sides, also in relation to new urban and regional policies of the European Union. The paper comes from seminars and research conducted over the last year from the "Laboratory for the Strait Metropolitan area", an interdisciplinary research facility created jointly between the University of Messina and Reggio Calabria.

L’idea che una consistente armatura urbana rappresenti una solida base per lo sviluppo economico dei territori ha radici negli studi della Regional science e della Geografia urbana sin dall’inizio del secolo scorso. In Italia già a partire dagli anni ’60, fra le cause per spiegare la relativa arretratezza delle regioni meridionali si è individuata, fra le altre, l’assenza di una forte armatura urbana. A tale proposito il Progetto 80 alla fine degli anni ’60 prevedeva un sostanziale rafforzamento dei sistemi urbani del Sud mediante la creazione di Aree metropolitane in funzione di riequilibrio territoriale e motori per lo sviluppo economico. Il paper proposto intende sviluppare la tematica generale alla luce di un contesto geografico e territoriale specifico, rappresentato dall’Area metropolitana dello Stretto di Messina, che a mezzo secolo dalle prime formulazioni e dopo il definitivo tramonto del Ponte, è ritornata ad interessare le comunità insediate fra le due sponde, anche in relazione alle nuove politiche urbane e territoriali dell’Unione Europea. Il paper nasce dalle attività seminariali e di ricerca condotte nel corso dell’ultimo anno dal “Laboratorio per l’Area metropolitana dello Stretto”, una struttura interdisciplinare di ricerca creata congiuntamente fra le Università di Messina e Reggio Calabria.

Dal Progetto 80 ed oltre il Ponte: storia e prospettive dell'Area metropolitana dello Stretto di Messina / Fera, Giuseppe. - (2015), pp. 186-193.

Dal Progetto 80 ed oltre il Ponte: storia e prospettive dell'Area metropolitana dello Stretto di Messina

FERA, Giuseppe
2015-01-01

Abstract

The idea that a substantial urban framework represents a solid basis for the economic development of the territories is rooted in the science of the Regional Studies and Urban Geography from the beginning of the last century. In Italy as early as the 60s, among the causes to explain the relative backwardness of the southern regions it has been identified, among others, the absence of a strong urban framework. In this regard, the Project 80 to the end of the 60 envisaged a substantial strengthening of the urban systems of the South through the creation of metropolitan areas in the territorial balance function and engines for economic development. The proposed paper aims to develop the general theme in the light of a geographical and territorial specific context, represented from the Strait of Messina metro, which in half a century from the first formulations and after the final demise of the bridge, has returned to affect settled communities between the two sides, also in relation to new urban and regional policies of the European Union. The paper comes from seminars and research conducted over the last year from the "Laboratory for the Strait Metropolitan area", an interdisciplinary research facility created jointly between the University of Messina and Reggio Calabria.
2015
9788899237042
L’idea che una consistente armatura urbana rappresenti una solida base per lo sviluppo economico dei territori ha radici negli studi della Regional science e della Geografia urbana sin dall’inizio del secolo scorso. In Italia già a partire dagli anni ’60, fra le cause per spiegare la relativa arretratezza delle regioni meridionali si è individuata, fra le altre, l’assenza di una forte armatura urbana. A tale proposito il Progetto 80 alla fine degli anni ’60 prevedeva un sostanziale rafforzamento dei sistemi urbani del Sud mediante la creazione di Aree metropolitane in funzione di riequilibrio territoriale e motori per lo sviluppo economico. Il paper proposto intende sviluppare la tematica generale alla luce di un contesto geografico e territoriale specifico, rappresentato dall’Area metropolitana dello Stretto di Messina, che a mezzo secolo dalle prime formulazioni e dopo il definitivo tramonto del Ponte, è ritornata ad interessare le comunità insediate fra le due sponde, anche in relazione alle nuove politiche urbane e territoriali dell’Unione Europea. Il paper nasce dalle attività seminariali e di ricerca condotte nel corso dell’ultimo anno dal “Laboratorio per l’Area metropolitana dello Stretto”, una struttura interdisciplinare di ricerca creata congiuntamente fra le Università di Messina e Reggio Calabria.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/16593
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