The fortification of Crotone in Calabria represented one of the principal poles of the defensive system during the period of the Viceroy, and was the only fortification associated with safe docking between Taranto and Reggio Calabria. The planning and management of the construction by Gian Giacomo di Acaya and Ambrogio Attendolo did not concern only the Castle – stratification of Medieval, Aragonese and 16th century testimony – but, above all, the urban city walls. This was adapted to modern defensive techniques, with the construction of the ramparts façade.Financial difficulties and the movement of strategic Spanish interests beyond the Mediterranean, delayed the conclusion of the construction, leading also to the renouncement of some works. The comparative study of archive documents, ancient drawings and surviving architecture allows the retracing of the construction of the Calabrian fortification, of which there remains a considerable amount, and which fortunately survived the post-unification demolishing fury.

La fortificazione di Crotone in Calabria ha rappresentato uno dei poli principali della rete difensiva spagnola durante il Viceregno, l’unica associata a un approdo sicuro tra Taranto e Reggio Calabria. La progettazione e la direzione del cantiere, affidate a tecnici militari come Gian Giacomo di Acaya e Ambrogio Attendolo, non interessarono solo il castello - stratificazione di testimonianze medievali, aragonesi e cinquecentesche - ma soprattutto la cinta muraria urbana. Questa fu adeguata alle tecniche difensive moderne, con la costruzione del fronte bastionato. Le difficoltà finanziarie e lo spostamento degli interessi strategici spagnoli oltre i limiti del Mediterraneo, ritardarono la conclusione dei lavori, comportando anche la rinuncia all’esecuzione di alcune opere. Lo studio comparato dei documenti archivistici, dei disegni conservatisi e delle architetture superstiti, ha consentito di ripercorrere le vicende costruttive della fortificazione calabrese, di cui rimangono oggi consistenti testimonianze, fortunosamente scampate alla furia demolitrice post-unitaria.

La fortificazione di Crotone nell'età moderna: storia e architettura

MUSSARI, Bruno
2016-01-01

Abstract

The fortification of Crotone in Calabria represented one of the principal poles of the defensive system during the period of the Viceroy, and was the only fortification associated with safe docking between Taranto and Reggio Calabria. The planning and management of the construction by Gian Giacomo di Acaya and Ambrogio Attendolo did not concern only the Castle – stratification of Medieval, Aragonese and 16th century testimony – but, above all, the urban city walls. This was adapted to modern defensive techniques, with the construction of the ramparts façade.Financial difficulties and the movement of strategic Spanish interests beyond the Mediterranean, delayed the conclusion of the construction, leading also to the renouncement of some works. The comparative study of archive documents, ancient drawings and surviving architecture allows the retracing of the construction of the Calabrian fortification, of which there remains a considerable amount, and which fortunately survived the post-unification demolishing fury.
2016
9788896080603
La fortificazione di Crotone in Calabria ha rappresentato uno dei poli principali della rete difensiva spagnola durante il Viceregno, l’unica associata a un approdo sicuro tra Taranto e Reggio Calabria. La progettazione e la direzione del cantiere, affidate a tecnici militari come Gian Giacomo di Acaya e Ambrogio Attendolo, non interessarono solo il castello - stratificazione di testimonianze medievali, aragonesi e cinquecentesche - ma soprattutto la cinta muraria urbana. Questa fu adeguata alle tecniche difensive moderne, con la costruzione del fronte bastionato. Le difficoltà finanziarie e lo spostamento degli interessi strategici spagnoli oltre i limiti del Mediterraneo, ritardarono la conclusione dei lavori, comportando anche la rinuncia all’esecuzione di alcune opere. Lo studio comparato dei documenti archivistici, dei disegni conservatisi e delle architetture superstiti, ha consentito di ripercorrere le vicende costruttive della fortificazione calabrese, di cui rimangono oggi consistenti testimonianze, fortunosamente scampate alla furia demolitrice post-unitaria.
Crotone, fortification, military architecture, building yard, Gian Giacomo D'Acaya, Ambrogio Attendolo, decommissionig
Crotone, fortificazione, architettura militare, fronte bastionato, Gian Giacomo D'Acaya, Ambrogio Attendolo, dismissione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/17659
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