Carlo Fontana a Siena: idee e ipotesi progettuali tra tradizione e innovazione

The presence of Carlo Fontana in Siena has been commonly related to the close relationship with Cardinal Flavio Chigi in particular in relation to the projects of the villa of Cetinale and the palace in S. Quirico d’Orcia. The direct or indirect activity which Fontana carried-out in Siena from the end of the 17th century until his death, is relatively unknown. His presence in Siena, documented by ideas and projects which, if realized, could have changed the aspect of the city, confirms a consolidated relationships over time between Rome and Siena. The works which involved Fontana in Siena followed different directions He did not renounce to his creative independance, but in the projects he had to combine the tradition, settled in the historical medieval sienese memories, with the "new" and also the growing needs of functionality and representativeness.

La presenza di Carlo Fontana a Siena è documentata in relazione allo stretto legame intercorso con il cardinale Flavio Chigi, soprattutto per l’intervento nella villa di Cetinale e per il palazzo a San Quirico d’Orcia. L’attività che direttamente o indirettamente l’architetto condusse a Siena tra la fine del XVII secolo fino alla sua morte è poco nota. Gli echi della sua presenza a Siena, riconducibili a pareri, consulenze e proposte di interventi, anche a una scala che avrebbe segnato il volto della città, confermano la continuità di un fitto rapporto di relazioni esistente tra Roma e Siena, consolidatosi nel tempo. Le occasioni nelle quali Fontana fu in qualche modo coinvolto, furono affrontate seguendo indirizzi diversi, senza far venire meno una libertà creativa solo parzialmente piegata a far convivere le radicate memorie storiche di un antico più recente, quello medievale della struttura urbana e delle architetture senesi, con il “nuovo” e le mutate esigenze di funzionalità e rappresentatività.